Indice dei contenuti dell'articolo:
Una delle richieste piuttosto frequenti che ci vengono fatte è quella di migliorare le performance e la velocità di un sito web sull’attuale fornitore di hosting del cliente.
Per noi capita spesso infatti, quasi sempre a dire il vero, di non essere la prima scelta, ma bensì una delle ultime, quando si ha a che fare con problemi tecnici di difficile risoluzione che gli altri fornitori non riescono a risolvere o comunque a soddisfare le aspettative del cliente.
Così a primo impatto spesso si sceglie le soluzioni più blasonate che fanno pubblicità martellante e che si dichiarano di essere i migliori, poi quando qualcosa non va per il verso giusto, dopo vari tentativi si raggiunge il nostro sito e si decide di provare le nostre soluzioni ed i nostri servizi di hosting performance sartoriali e su misura del cliente.
Dunque, almeno nell’80% dei casi il nostro interlocutore e potenziale cliente ha già un servizio di Hosting, in alcuni casi addirittura istanza Cloud o Server Dedicati pagati annualmente, di cui ha goduto solo di un paio di mesi di servizi, prima di rendersi conto che in quel modo, con quella velocità non si poteva continuare così e andare avanti a discapito del proprio business.
È pertanto naturale e logico che il cliente vorrebbe tutelare l’investimento fatto e non sostenere una nuova spesa con i nostri servizi, dovendo perdere la somma già corrisposta al vecchio fornitore.
In alcuni casi ad esempio, su canoni annuali, abbiamo visto cifre ed importi notevoli per oltre 4000 euro annue, pagate anticipatamente al fornitore a fronte di uno sconto del 10%, per poi rendersi conto che sarebbe bastato uno shared hosting ottimizzato da 500€ / annue per risolvere tutti i problemi che sul vecchio fornitore non riuscivano a gestire e risolvere.
Purtroppo, questa richiesta, assolutamente comprensibile da parte del cliente, ovvero quella di “riciclare” un acquisto già fatto, non è mai una soluzione percorribile a causa di motivi tecnici e commerciali che andremo di seguito ad elencare.
Il tuo attuale fornitore di Hosting ha una sua configurazione Hardware e software.
Il tuo attuale fornitore di Hosting avrà sicuramente scelto a suo insindacabile giustizio una configurazione hardware e software che reputa adeguata al tuo piano hosting. Piano hosting che non necessariamente deve darti un valore aggiunto come quello di velocità, performance, un punteggio PageSpeed elevato o superare i Core Web Vitals.
Il tuo fornitore di Hosting potrebbe semplicemente vederti come un pollo a cui spennare soldi, darti dischi HDD piuttosto che dischi nVME, o configurazioni ad alta latenza e bassi IOPS. Potrebbe essere uno di quei fornitori general purpose che ti rifila la sua configurazione con Plesk e cPanel e poi vengono a mancare un mare di feature.
Non sappiamo nemmeno se il tuo fornitore di Hosting applichi delle politiche barbare di Overselling e sul tuo server lasci girare 10 o 200 spazi hosting.
Molto probabilmente non avrai le credenziali di accesso root ne potrai rivedere completamente il setup del sistema, andando a fare tuning dei vari servizi, aggiungerne di nuovi come sistemi di cache statiche, o installare un webserver altamente performance come NGINX.
In mancanza di questa possibilità non possiamo praticamente fare nulla di tangibile per il tuo sito web. Potremmo al massimo limitarci ad installare qualche plugin lato applicativo con lo scopo di venderti e fatturarti qualche servizio.
A quale scopo? Per un pugno di euro in più? No grazie.
Necessitiamo di avere carta bianca e fare in piena e totale libertà quello che sappiamo fare benissimo, rendere performante e veloce il tuo sito.
Il tuo attuale fornitore di Hosting è un nostro competitor e non è un nostro amico.
Ammesso e concesso che il tuo fornitore di hosting abbia un server dedicato o una VPS o una istanza Cloud e ti conceda i privilegi di root per poter installare qualsiasi configurazione software tu voglia, e decidessi di delegarci per assolvere questo compito, chi ci garantisce che il tuo fornitore di hosting non decida di spegnere la macchina con una qualsiasi scusa (immaginiamo il classico hard disk guasto) per copiare la nostra configurazione?
È bene sapere che la configurazione di uno stack software specifico per un CMS è come assemblare un progetto di alta orologeria. Ci sono molte componentistiche software che debbono essere installate e configurate affinché lavorino sinergicamente tra loro senza generare errori, e compatibilmente con i requisiti del mondo reale.
Non basta insomma installare NGINX, REDIS e Varnish affinché si possa disporre di uno stack software orientato alla web performance che possa realmente fare la differenza.
Allo stesso modo di come non basta comprare una macchina reflex digitale da 10 mila euro, se poi non si ha le attrezzature a corredo come cavalletti e luci, e soprattutto non si ha la competenza tecnica per saper allestire uno studio fotografico per una determinata esigenza.
È ovvio e scontato dunque che siamo molto gelosi della nostra “ricetta” e non la renderemo di pubblico dominio nemmeno per decine di migliaia di euro, figuriamoci correre il rischio di renderla pronta ed accessibile ad un nostro competitor.
Se vuoi usare il nostro stack software, puoi usarlo sulle nostre macchine in cui non c’è modo di leggere la configurazione al di fuori del nostro personale tecnico.
Il nostro sforzo ed i tuoi vantaggi vanno retribuiti nel tempo in modalità SaaS.
Quando andiamo a migrare un hosting sulla nostra infrastruttura, lo facciamo con la consapevolezza che il nostro sforzo iniziale di allestire l’ambiente, migrare il sito, i DNS, fare tuning specifico del tuo CMS, comporta uno sforzo in termini di tempo e risorse che non può essere visto solo come “una tantum”.
Quando la nostra azienda prende in considerazione la tua azienda, lo fa tenendo in considerazione di quella che è la mole di lavoro e la mole di richieste che ogni giorno riceviamo a cui non riusciamo a rispondere.
Perché dovremmo prestare attenzione ad un cliente che vorrebbe una ottimizzazione “una tantum”, quando c’è una fila pressoché infinita di clienti che sono disposti a rimanere stabili sui nostri sistemi e retribuire il valore aggiunto dei nostri servizi in modalità Software As A Service, mensilmente con un canone mensile?
Quale potrebbe essere il vantaggio per noi di fare un tuning una volta, essere retribuiti una tantum (una sola volta) e poi far percepire ogni mese un canone di servizio e noleggio al tuo attuale fornitore di hosting che non sarebbe in grado di offrire un servizio eccellente come il nostro?
Eticamente è un concetto di meritocrazia.
Ce lo vedi un possessore di BMW andare dal concessionario Mercedes per chiedere di fare il tagliando e cambiare la cinghia di distribuzione? Oppure viceversa? Entreresti dentro un ristorante stellato con il sacchetto del Mc Donalds per metterti a mangiare il tuo panino al tavolo?
Probabilmente no.
Perché dunque sperare, o in alcuni casi addirittura pretendere di ricevere assistenza sui servizi che hai acquistato erroneamente dal tuo attuale fornitore di hosting? Perché dovremmo premiare un fornitore che tu stesso giudichi non all’altezza, chiedendoci il nostro aiuto, quando abbiamo la possibilità commerciale di togliergli un cliente pagante ?
In conclusione
Se hai un sito web lento, vuoi ottenere migliori performance, una velocità maggiore, minore latenza, un TTFB ottimale e reputi il tuo fornitore di Hosting inadeguato alle tue aspettative, devi avere la forza psicologica ed economica di riconoscere a te stesso che hai fatto un errore di valutazione.
Se hai fatto un pagamento anticipato, ed hai corrisposto una cospicua somma di cui non puoi ottenere un rimborso, devi valutare se vale la pena rimanere con un fornitore che non ti sta portando alcun valore aggiunto, anzi che molto probabilmente sta danneggiando il tuo sito, la tua seo, la user experience ed il tuo business.
Contattaci subito per riprendere in mano il tuo sito e manda al diavolo il tuo vecchio fornitore. Lo smacco di fargli sapere che il suo hosting faccia schifo dopo averne provato di meglio non ha prezzo.