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Da quando Google nel 2018 ha imposto il passaggio quasi obbligato ad HTTPS, ci sono state dei cambiamenti tra i fornitori di Hosting che non sono riusciti a far funzionare alcune tecnologie di caching in quanto non conformi al nuovo protocollo HTTPS.
In verità quello che è stato visto in maniera piuttosto evidente è un passaggio dal buon vecchio e performante Varnish al novello LiteSpeed + LSCache.
Molti Hosting hanno continuato a posizionarsi con Keyword inneggianti Hosting Varnish, Varnish Performance e simili ma poi alla fine rifilavano un Hosting con LiteSpeed e LSCache.
Sui gruppi Facebook, Newsgroup e simili ne sono uscite fuori quasi guerre di religione, tra chi mostrava benchmark di parte di Litespeed e chi mostrava numeri e statistiche ottenute con Varnish Cache e tra Hosting professionali che sconsigliavano addirittura Varnish in quanto pericoloso con una gestione della Cache complessa come riportato dallo screen ovviamente censurato.
Va detto che la gestione della Cache Varnish deve essere configurata da un sistemista professionista con esperienza su queste tecnologie e impatti importanti su altre tecnologie come pagine AMP, Sitemap, Instant Article e via dicendo, ma sconsigliare qualcosa solo perchè non si sa utilizzarlo o non si è in grado di configurare un sistema automatizzato e selettivo di pulizia della cache arrivando a pensare che ci deve essere “un omino che cancella a mano la cache ogni volta“, la dice lunga su come sia disastrato il settore dell’hosting in Italia e di quanta seppur genuina improvvisazione ci sia nel settore.
Varnish e HTTPS
Premesso che è vero che Varnish non è assolutamente compatibile con HTTPS in quanto manca di quella “parte” che permette la negoziazione HTTPS ed il supporto crittografico, questa mancanza non deve essere vista come un bug ma bensì a detta del suo sviluppatore come una FEATURE come riportato al sito Web ufficiale : https://varnish-cache.org/docs/trunk/phk/ssl_again.html#conclusion
Il fatto che non sia compatibile di design con HTTPS non significa che non possa essere utilizzato con HTTPS. Semplicemente va gestito un terminatore HTTPS / SSL come può essere Apache, NGINX, H2O o HAProxy.
Ciò evidentemente ha creato una difficoltà nello studio di alcune tecniche e metodologie nell’utilizzo di Varnish con HTTPS per cui abbiamo visto quel che abbiamo visto : hosting decantare LiteSpeed come la miglior cache in assoluto migliore persino di Varnish e performance da paura.
Noi ovviamente la pensiamo in maniera diametralmente opposta, ovvero Varnish ha performance e una malleabilità nelle configurazioni da non poter in alcun modo essere comparabile con quel giocattolo che è LiteSpeed. Nella nostra realtà vediamo quotidianamente utenti con portali di informazione venire da LiteSpeed, passare al nostro stack con Varnish cache e trovare immediatamente sollievo nonchè una migliore performance, ranking e posizionamento da Google.
Detto questo, per quanto superpartes negli intenti, può essere giustamente condiviso come un giudizio di parte, lasciamo parlare i numeri e le statistiche di siti come CNN, BBC, ESPN, Daily Mail, Forbes, USA Today, NY Times, The Guardian, Wikipedia e siti che fanno oltre 5 miliardi di visite al mese.
Secondo voi questi siti sopra menzionati utilizzano Varnish o LiteSpeed ?
Abbiamo usato il sito similartech.com che ci permette di selezionare e siti in base alla tecnologia utilizzata e molti altri parametri, andando a selezionare siti che utilizzano Varnish. Nel suo rapporto gratuito limitato a 10 record, abbiamo eseguito due ricerche, la prima generica senza filtri, ovvero siti che usano Varnish, e nell’altra abbiamo impostato come categoria News and media
Ecco i risultati :
Due dati sono immediatamente evidenti : Uno dei siti più visitati del mondo come Wikipedia, utilizza Varnish, uno dei siti Adult più visitati del mondo usa Varnish, la maggior parte dei siti di informazione più autorevoli e letti al mondo usano Varnish.
La ricerca è ovviamente limitata ai primi 10 record offerti da similartech in versione Free, ma crediamo siano abbastanza eloquenti per dimostrare che Varnish sia la scelta del mercato quando si tratta di lavorare con siti ad alto traffico.
LiteSpeed chi lo utilizza ?
Sempre nell’intento di essere i più superpartes possibili, abbiamo utilizzato lo stesso criterio sopra per fare una ricerca su similartech.com utilizzando LiteSpeed come chiave di ricerca della tecnologia utilizzata. Questi di seguito sono i risultati, sia per la tecnologia stessa, sia per la tecnologia filtrata per ambito di applicazione (Industry Verticals) “News and media” (esattamente come abbiamo fatto per Varnish prima).
Come possiamo vedere, il più grande sito che utilizza LiteSpeed è animeFLV e fa 142 milioni di visitatori al mese. Tra i siti di News e Media invece non risulta alcun brand noto come quelli prima menzionati, quanto meno noti nell’immaginario collettivo come può essere evocativo un brand come CNN o New York Times.
LiteSpeed VS Varnish nello specifico
Come sempre riportato da similartech.com a questo indirizzo LiteSpeed WebServer VS Varnish Varnish è la tecnologia più adottata sui primi 10 siti al mondo e nei primi 100. LiteSpeed è più diffuso invece tra il primo milione di siti.
Considerazioni
Magari qualcuno ne voler difendere LiteSpeed vorrà citare la famosa storia del VHS VS BETAMAX in cui una tecnologia peggiore come VHS può prendere il sopravvento su Betamax, oggettivamente migliore sotto molti punti di vista, oppure che LiteSpeed è troppo nuovo rispetto al ben più vetusto Varnish.
In realtà LiteSpeed è nato nel lontano 2003 come riportato da Wikipedia e Varnish addirittura dopo nel 2006 sempre da Wikipedia.
Oppure si potrebbe arrivare a pensare che forse è perchè la licenza sia commerciale e dunque costosa che non sia così di ampia diffusione, ma viene difficile pensare che gruppi editoriali come quelli prima citati non abbiano qualche decina di migliaia di dollari l’anno per gestire le licenze se effettivamente il gioco non valga la candela. Forse davvero non la vale, ecco tutto.
Conclusioni
Sebbene LiteSpeed WebServer sia un Webserver comunque orientato alle performance con una cache integrata come LSCache, sembra proprio che non sia uno standard di mercato ne che tenda a diventarlo. Il suo trend crescente come possiamo dedurlo sia dovuto al passaggio ad HTTPS che ha creato il problema di avere un Webserver con un sistema di caching integrato alternativo a Varnish. Essendo LiteSpeed compatibile con .htaccess di Apache e con le sue regole di rewrite ha molto senso utilizzarlo come evoluzione di Apache stesso. Un hosting che propone LiteSpeed ad Apache è sicuramente un hosting che avrà maggior successo e migliori performance rispetto all’ormai diffusissimo ma non troppo performante Apache.
Tuttavia è bene osservare che LiteSpeed non è la scelta del mercato in ambito di siti ad alto traffico e ad alte performance come abbiamo visto sopra.
Certo qualcuno potrebbe sempre obiettare che LiteSpeed sia un WebServer e che Varnish un software di caching statica, e che dovremmo prendere come metro di misura e comparazione un Webserver puro.
Certamente l’obiezione ha un suo perchè e in ultimo proviamo a comparare un WebServer come NGINX con gli stessi criteri usati su similartech.com, ovvero un report di chi usa NGINX in ambito News and Media.
Quello che emerge da una comparazione tra Webserver puri come NGINX è che ritroviamo i soliti vecchi nomi e giganteschi brand come BBC.CO.UK, BBC.COM, FOX NEWS, NY TIMES, che lascia ancora una volta intendere come NGINX insieme a Varnish siano un’accoppiata perfetta, l’accoppiata da battere che per ora domina il mercato di siti web ad alto traffico.
E noi cosa usiamo ?
Gestendo portali che fanno decine di milioni di visitatori al mese fino a centinaia di milioni di pageviews al mese è ovvio e scontato che cerchiamo di migliorare costantemente nel trovare ed adottare le soluzioni migliori e più performanti.
Tuttavia da circa 5 anni non siamo riusciti a trovare uno stack software migliore di NGINX, Varnish, Memcached e REDIS.IO con il supporto ElasticSearch per le ricerche. Qualsiasi altra soluzione testata si è dimostrata ampiamente non all’altezza dello stack che utilizziamo ed utilizzato dai più importanti siti di informazione mondiale.
Questo stack ci ha permesso di raggiungere importanti traguardi per altri importanti clienti di cui oltre al cliente con 85 MILIONI di visitatori al mese, (di cui potete vedere gli analytics qui sotto) ne aggiungiamo un altro con oltre 33 milioni di pageviews al mese subito dopo.
Un altro sito editoriale iscritto al tribunale che genera milioni di visite al mese ed oltre 30 milioni di pagine viste :
Hai un sito ad alto traffico, una testata giornalistica o un blog che richiede il massimo della competenza in ambito sistemistico e tecnologico ?
Non lasciarti abbindolare da tante belle parole e dal marketing , affidati da chi dal 2005 ospita siti ad alto traffico delle più grandi realtà italiane utilizzando le migliori tecnologie sul mercato.
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