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Linux è un sistema operativo utilizzato in molti ambiti, dal settore aziendale al privato. A volte, però, può essere difficile gestire e mantenere un sistema basato su Linux senza l’aiuto di un professionista. Ecco perché avere la possibilità di contare sulla consulenza di un sistemista Linux può essere fondamentale per chiunque voglia ottenere il massimo dal proprio sistema.
La consulenza di un sistemista Linux può essere utile in diversi casi, ad esempio quando si ha bisogno di aiuto per configurare o ottimizzare il sistema, per risolvere problemi tecnici o per installare nuove applicazioni. Un sistemista professionista sarà in grado di fornire supporto qualificato e personalizzato, in modo da garantire il massimo rendimento del sistema.
Tra i servizi offerti da un sistemista Linux, possiamo trovare ad esempio l’installazione e il tuning di un web server, come Apache o NGINX, oppure la configurazione di un DBMS (Database Management System), come MySQL o PostgreSQL.
Un sistemista Linux può inoltre offrire servizi di implementazione e gestione di sistemi di backup, che permettono di conservare copie di sicurezza dei dati aziendali in modo da proteggerli da eventuali perdite o danneggiamenti, e molti altri software e servizi.
Il costo del lavoro in Italia, metriche di riferimento.
Il fattore di costo del lavoro dipende dalla tipologia di contratto e dal settore in cui l’azienda opera. In generale, per i dipendenti con contratto a tempo indeterminato il fattore di costo del lavoro può variare da 1,4 a 2, a seconda delle categorie contrattuali e dei contributi previdenziali dovuti. Per i lavoratori con contratto a tempo determinato o part-time, il fattore di costo del lavoro può essere leggermente inferiore.
Per fare un esempio concreto, consideriamo un dipendente con un salario mensile lordo di 2.000 euro e un fattore di costo del lavoro di 1,7 (che include tutti i contributi previdenziali e le tasse a carico dell’azienda). Il costo totale annuo di questo dipendente per l’azienda sarà pari a 2.000 x 12 x 1,7 = 34.400 euro.
Confindustria, recentemente, ha realizzato uno studio nel quale spiega in modo più preciso questo 210% che non è uguale per tutte le classi di reddito. Significa che, secondo i calcoli dell’associazione degli industriali, se un dipendente incassa un netto in busta paga 780 euro al mese, all’azienda il costo è di 1.360. Se lo stesso dipendente ha un netto di 1.000 euro, all’azienda il costo è di 1.828 euro. Se il netto è di 2.000 euro, il costo del lavoro sale a molto più del doppio e anche oltre il 210% che abbiamo detto: 4.449 euro. Se poi un dirigente, sempre dipendente regolare, ha un reddito netto mensile di 3.000 euro, il costo per il datore di lavoro è di 7.311.
Indicativamente il costo del lavoro in Italia è di circa 30 Euro l’ora.
Ciò significa che un’azienda che vi vendesse un’ora di assistenza a 30 euro, sarebbe andata nella migliore delle ipotesi in pareggio se non addirittura in perdita.
Per fare un esempio concreto, è bene ricordare che nella prima esperienza da libero professionista in un regime agevolato dell’attuale fondatore di Managed Server Srl (correva l’anno 2005 appena post università) già ci si poneva onestamente sul mercato con poca esperienza a 27€ / ora.
Costo orario di una consulenza sistemistica con un sistemista Linux.
Il costo della consulenza di un sistemista Linux può essere determinato a partire dai prezzi di riferimento del mercato, che possono variare in base alla regione in cui ci si trova e alla domanda delle competenze del sistemista. Tuttavia, il costo non dovrebbe essere l’unico fattore da considerare quando si sceglie un sistemista Linux.
L’esperienza del sistemista è un altro importante fattore da considerare, poiché un sistemista con molti anni di esperienza sarà probabilmente in grado di risolvere i problemi in modo più rapido e efficiente rispetto a uno meno esperto. Inoltre, un sistemista con una solida comprensione dei sistemi Linux sarà in grado di offrire soluzioni più adeguate e complete per i problemi a cui si potrebbe andare incontro.
Il tipo di consulenza che si desidera in base al progetto può anche influire sul costo. Ad esempio, l’installazione di un Webserver Linux ed un Database MySQL avrà probabilmente un costo base, mentre l’installazione di un DBMS PostgreSQL in cluster geografico potrebbe richiedere un tariffario orario maggiore, poiché richiede competenze e conoscenze più avanzate.
Secondo alcune fonti, i costi orari di un consulente Linux junior in Italia possono variare da 50 a 70 euro l’ora. I consulenti con esperienza intermedia possono avere tassi orari compresi tra 70 e 90 euro, mentre i consulenti senior possono avere tassi orari che vanno da 90 a 120 euro.
Tuttavia, è importante notare che queste sono solo stime indicative e che i veri costi orari possono variare in base alle circostanze specifiche. Ad esempio, il costo orario potrebbe essere più alto se il consulente deve viaggiare per raggiungere il luogo di lavoro o se il progetto richiede competenze o conoscenze molto specifiche. Inoltre, alcune aziende potrebbero offrire sconti o pacchetti a prezzi fissi per la consulenza a lungo termine.
Inoltre, è importante considerare il tipo di supporto di cui si ha bisogno. Alcune aziende clienti potrebbero richiedere solo una consulenza occasionale, mentre altre potrebbero aver bisogno di un supporto continuo. In questo caso, il costo potrebbe essere basato su un pacchetto di ore o su un contratto a lungo termine con tutti i vantaggi a livello di scontistica che è possibile ottenere.
Un compromesso conveniente. La tariffazione a progetto piuttosto che oraria.
La tariffazione a progetto può essere vantaggiosa per il cliente finale in quanto gli permette di preventivare un costo ben definito e massimo per la consulenza, a prescindere dal numero di ore effettive che il sistemista Linux impiegherà. In questo modo, il cliente può pianificare il proprio budget in modo più accurato e avere maggiore controllo sui costi.
Ad esempio, consideriamo il caso in cui si voglia realizzare l’installazione di un Webserver performante e il sistemista stimi che ci vorranno 3 ore di lavoro, riservandosi 1 ora extra per eventuali problemi sopravvenuti. Se il sistemista ha un tasso orario di 80 euro l’ora, il costo totale del progetto sarebbe di 320 euro (3 ore x 80 euro + 1 ora x 80 euro = 320 euro).
Se il sistemista proponesse al cliente un preventivo a progetto di 320 euro, il cliente potrebbe decidere di accettare l’offerta sapendo che, a prescindere dal numero di ore che il sistemista impiegherà, il costo massimo del progetto sarà di 320 euro. Se in corso d’opera il sistemista incontrasse problematiche di natura tecnica e dovesse impiegare 10 ore invece di 4, il cliente non dovrebbe pagare di più e il costo finale sarebbe comunque di 320 euro.
In questo modo, la tariffazione a progetto può essere vantaggiosa per il cliente, poiché gli permette di avere maggiore controllo sui costi e di pianificare il proprio budget in modo più accurato. Tuttavia, è importante notare che questo tipo di tariffazione può non essere adatto a tutte le situazioni e potrebbe essere necessario valutare attentamente se sia la scelta più appropriata in base alle esigenze specifiche del progetto.
In una tariffazione a progetto, il sistemista deve essere in grado di preventivare correttamente le tempistiche necessarie per completare il progetto, altrimenti potrebbe rischiare di avere un introito minore rispetto a quello di mercato o, in casi estremi, di rimetterci.
Se il sistemista sottostima le ore necessarie per completare il progetto, potrebbe trovarsi a lavorare per un numero di ore maggiore di quello previsto, il che significherebbe guadagnare meno di quanto avrebbe potuto fare con una tariffazione oraria. Inoltre, se il sistemista non è in grado di completare il progetto entro le tempistiche previste, potrebbe essere costretto a lavorare per un numero di ore maggiore senza avere la possibilità di ottenere un compenso aggiuntivo.
D’altra parte, se il sistemista sopravvaluta le ore necessarie per completare il progetto, potrebbe rischiare di perdere il lavoro a favore di un altro sistemista che ha presentato un preventivo più basso. Inoltre, se il sistemista è in grado di completare il progetto in meno tempo del previsto, potrebbe trovarsi a guadagnare meno di quanto avrebbe potuto fare con una tariffazione oraria.
Libero mercato. Alla fine i prezzi li fanno sempre il mercato e la legge della domanda e offerta.
In conclusione quale è il costo orario di una consulenza Linux ?
È importante tenere presente che, sebbene ci siano dei costi del lavoro, dei prezzi di riferimento e così via, alla fine è sempre il mercato che fa i prezzi in base alla legge della domanda e dell’offerta. Ciò significa che, se c’è una grande domanda per le competenze di un determinato sistemista Linux e poca offerta, i prezzi per la consulenza potrebbero aumentare. Al contrario, se c’è poca domanda e molta offerta, i prezzi potrebbero diminuire.
Tuttavia, ci sono dei limiti a questo principio. Ad esempio, c’è un prezzo minimo sotto il quale non ha senso lavorare e prestare consulenza o assistenza, ovvero quello del costo del lavoro. Attualmente, il costo del lavoro in Italia è di circa 30 euro l’ora, il che significa che se un sistemista Linux accettasse di lavorare per un tasso orario inferiore a questo, non potrebbe coprire i costi del lavoro e dovrebbe lavorare a perdere.