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Negli ultimi anni, con l’espansione del commercio e delle attività online, c’è stato un boom di fornitori di hosting low cost che promettono di fornire un servizio di qualità a prezzi accessibili. Con canoni mensili di soli 30 o 60 euro, questi fornitori offrono una vasta gamma di opzioni per ospitare siti web e forniscono assistenza clienti adeguata per soddisfare le esigenze dei loro clienti. Con l’aumento della domanda di opzioni di hosting convenienti ed economiche, questi fornitori di hosting low cost sono diventati sempre più popolari, offrendo opzioni a prezzi accessibili per coloro che vogliono avviare un sito web o espandere la loro presenza online. Tuttavia, come in ogni campo, è importante considerare bene la scelta e valutare attentamente i servizi offerti, in modo da evitare sorprese e problemi futuri.
Da molti anni, ci siamo specializzati nella fornitura di servizi di hosting e dal 2005 al 2016 con un vecchio marchio (DREAMSNET.IT n.d.r.) abbiamo voluto sperimentare per oltre 10 anni, il mercato del low cost convinti che sicuramente avremmo avuto tanti clienti che avrebbero speso volentieri poco per avere un servizio comunque che offrisse una presenza online. Abbiamo pertanto avuto numerose esperienze come fornitori di hosting e durante questo periodo, abbiamo assistito ad una serie di casi che dimostrano chiaramente che offrire servizi di hosting low cost non è vantaggioso per nessuno.
Il primo problema è che molti fornitori di hosting low cost tendono a vendere i loro servizi come se fossero prodotti, basati esclusivamente sul prezzo vantaggioso. Tuttavia, i servizi di hosting non sono prodotti che un volta comprati è finita li, ma sono in realtà servizi complessi che richiedono oltre che una comunicazione più o meno saltuaria tra cliente e fornitore, anche una notevole competenza tecnica per essere gestiti in modo efficiente, e soprattutto richiedono di interfacciarsi con moltissimi clienti anche per le cause più disparati e di non pertinenza che comunque richiede la visione e la partecipazione del fornitore di Hosting.
L’hosting low cost può sembrare un’ottima soluzione per coloro che vogliono avviare un sito web senza spendere troppo, ma in realtà può essere un incubo sia per il fornitore di hosting che per il cliente.
Vendere Hosting Low cost e svantaggi per l’Hosting.
Molti imprenditori che decidono di aprire un’attività di hosting low cost commettono l’errore di pensare che, offrendo prezzi bassi, riusciranno a competere efficacemente sul mercato e a conquistare un gran numero di clienti che porteranno loro utili e profitti. In realtà, questa strategia di marketing basata sulla coda lunga, ovvero cercare di catturare una grande quantità di clienti anche a prezzi bassi, non sempre si dimostra vincente.
Innanzitutto, i prezzi bassi solitamente significano costi operativi più bassi e, di conseguenza, servizi e supporto meno qualitativi. Ciò può portare a insoddisfazione dei clienti e alla perdita di reputazione per l’azienda. Inoltre, un’offerta di prezzi troppo bassi può anche suscitare sospetto sulla qualità dei servizi offerti e quindi scoraggiare i clienti a scegliere l’azienda.
In secondo luogo, la concorrenza nel mercato dell’hosting è molto alta e i provider di hosting low cost devono competere con realtà che offrono servizi di qualità superiore a prezzi simili o addirittura inferiori. In questo caso diventa difficile attrarre e mantenere i clienti.
Vendere servizi di hosting low cost significa avere bassa marginalità e guadagni limitati indipendentemente dal volume di vendite. Prendiamo ad esempio il caso di un piano di hosting che costa 40 euro all’anno: tolti i costi della registrazione o del rinnovo del nome a dominio e i costi operativi (come lo spazio server ed elettricità), rimangono meno di 25 euro al lordo delle tasse. Se consideriamo che 25 euro dovrebbero corrispondere a circa 15 minuti di lavoro di un sistemista professionista, diventa chiaro come sia difficile sostenere un’attività imprenditoriale con questi guadagni così bassi.
Immaginiamo quei fornitori di Hosting che fanno la “migrazione gratuita del sito e della posta inclusa gratuitamente” , significa nella migliore delle ipotesi investire tra FTP lenti e porte SSH chiuse, password dimenticate, imapsync non funzionanti e caselle senza IMAP, investire 2 ore per fare l’onboarding del cliente. Con un costo del lavoro di 30 euro all’ora, significa che un fornitore che vende il servizio di Hosting a 60 euro l’anno è già andato in perdita, e per chi pensa che sia solo un investimento per poi “rifarsi” dal secondo o dal terzo anno, continuate pure a leggere.
Rispondere ai ticket o alle richieste di aiuto non inerenti.
Inoltre, la natura del servizio di hosting comporta anche costi per l’assistenza clienti. Rispondere ad un ticket, ad una email o ad una telefonata, magari per problematiche di non propria competenza, come ad esempio un utente inesperto che non sa configurare il proprio account email su Outlook o sul nuovo iPhone, può rappresentare un onere significativo per il fornitore di hosting, e vanificare gli sforzi imprenditoriali e professionali.
L’utente, in quanto pagante, si aspetta sempre un certo livello di assistenza dal proprio fornitore di hosting. Tuttavia, ci sono alcuni fornitori di hosting che includono clausole contrattuali che escludono l’aiuto o la supervisione del fornitore di hosting nella configurazione di servizi come la casella email sui dispositivi del cliente.
Questo può causare frustrazione e insoddisfazione per il cliente che, nonostante abbia pagato per il servizio di hosting, si sente ignorato o raggirato quando cerca aiuto per risolvere un problema. In questi casi, il cliente può sentirsi portato a cambiare fornitore e a perdere la fiducia nel servizio acquistato.
Sarai sempre e solo un fornitore di poco valore e scelto solo per il prezzo.
Il profilo tipico di chi sceglie ed acquista un hosting low cost è quello di una persona con scarse capacità imprenditoriali che non ha ancora compreso l’importanza di una presenza online di qualità. Queste persone spesso guardano solo al prezzo nella scelta di un hosting low cost, senza preoccuparsi delle funzionalità e delle prestazioni offerte.
Questi clienti tendono a cambiare facilmente fornitore alla ricerca di prezzi ancora più bassi, senza considerare gli aspetti importanti come la velocità e la stabilità del sito web, la protezione dei dati, il supporto tecnico e il posizionamento sui motori di ricerca. Termini come core web vitals, punteggio pagespeed, time to first byte, segnali di ranking, posizionamento ed indicizzazione per loro sono parole sconosciute, e non si aspettano nulla di significativo dal loro sito web a basso costo.
In questo senso, il valore del tuo hosting per queste persone è praticamente nullo ed inesistente. Il fatto che un’azienda o un’attività abbia un sito web non significa automaticamente che questo sito stesso generi profitto o benefici. Per questo, è importante che chiunque intenda creare una presenza online, comprenda l’importanza di un sito web di qualità e la necessità di investire in un hosting di qualità.
Chi compra low cost normalmente ha fallito ancora prima di cominciare.
Il mindset imprenditoriale è alla base del successo o dell’insuccesso di un progetto o di un’impresa. Come imprenditori, è importante comprendere la differenza tra spesa ed investimento e saper distinguere quali siano i costi necessari per il successo del proprio progetto. Molti imprenditori, in particolare quelli alle prime armi, tendono a vedere il costo di un hosting di qualità solo come una spesa inutile, senza comprendere che questo rappresenta invece un investimento fondamentale per garantire la stabilità, la sicurezza e la visibilità del loro sito web.
L’approccio sbagliato di considerare l’hosting come una spesa inutile, si riflette di norma anche in altre aree dell’imprenditoria, e può portare all’insuccesso del progetto. Ad esempio, un imprenditore che non vede l’importanza di investire in un’adeguata promozione online, non raggiungerà mai la sua platea di clienti potenziali e la sua attività non avrà successo. Allo stesso modo, un’azienda che non investe in formazione per i propri dipendenti, non potrà sviluppare le competenze necessarie per competere nel mercato.
Un progetto low cost di norma è destinato a morire low cost in pochissimo tempo e da qui far venire meno il rinnovo del servizio, e dunque far morire sin da subito l’idea di poter andare in perdita il primo anno per poi rifarsi negli anni successivi.
Non distinguersi dal mercato degli hosting provider con offerte simili o praticamente identiche.
Oggi, a differenza di un decennio fa, è molto più facile avviare un’impresa di hosting low cost. Con l’aumento della disponibilità e della competitività dei datacenter, noleggiare Server Dedicati e configurare un pannello di controllo web come Plesk o cPanel è diventato semplice e accessibile anche per imprenditori con poca esperienza tecnica. Inoltre, l’utilizzo di soluzioni open-source come WordPress e WHMCS consente di creare facilmente un sito web e un pannello di controllo per la gestione dei clienti.
Tuttavia, con la crescente competizione sul mercato, le offerte di servizi di hosting low cost tendono a diventare sempre più simili tra loro, con caratteristiche, performance e assistenza praticamente identiche. In questo contesto, diventa difficile per un fornitore di hosting low cost distinguersi dalla concorrenza ed offrire valore aggiunto agli occhi dei propri clienti, che spesso scelgono un fornitore solo in base al prezzo.
Questo porterà ad un turnover altissimo di clienti con tutte le problematiche già discusse.
Poco margine, poco budget per advertising e commerciali.
Avere poco margine e pochi ricavi dalla vendita di servizi di hosting, significa anche avere poca disponibilità di budget per investire in azioni di advertising e campagne di marketing. Questo può essere un grosso problema per un’azienda, poiché la promozione e la pubblicità sono fondamentali per acquisire nuovi clienti e per far conoscere i propri servizi.
Solitamente, le piattaforme di advertising come Google AdSense e Facebook permettono di creare campagne di marketing mirate e personalizzate, ma hanno anche costi elevati. In una situazione in cui i margini sono bassi e i ricavi limitati, non c’è molto spazio per investire in questi tipi di campagne. Ciò significa che l’azienda potrebbe avere difficoltà a raggiungere un pubblico ampio e a far conoscere i propri servizi, il che può compromettere la crescita e la sopravvivenza a lungo termine dell’azienda.
Se ad esempio abbiamo un costo per lead di 20 euro, e l’hosting low cost che abbiamo valutato precedentemente ne costa 40, andiamo a togliere il costo del dominio, andiamo a togliere il costo del lead, ci troviamo un margine di 10 euro che deve come minimo garantire attività di onboarding del cliente, che qualora fosse di 2 ore, parliamo di lavorare a 5 euro l’ora.
Ci si espone a rischi legali e giudiziari molto costosi.
Un hosting provider è un’azienda che fornisce spazio su un server per ospitare siti web e altri contenuti online. Come fornitore di servizi, l’hosting provider ha diverse responsabilità legali verso i propri clienti e verso la rete in generale.
In primo luogo, l’hosting provider ha la responsabilità di garantire che i contenuti ospitati sui propri server siano conformi alle leggi e alle normative vigenti. Questo significa che, se un cliente utilizza il servizio per diffondere contenuti illegali o offensivi, l’hosting provider potrebbe essere chiamato a rispondere davanti alle autorità giudiziarie. Per questo motivo, molti hosting provider hanno una politica di “tolleranza zero” per i contenuti illegali e possono rimuovere immediatamente qualsiasi contenuto che violi le leggi o le norme.
In secondo luogo, l’hosting provider ha la responsabilità di garantire che i propri server siano protetti contro attacchi informatici e altre minacce alla sicurezza. Se i server vengono compromessi e i dati dei clienti vengono rubati o danneggiati, l’hosting provider potrebbe essere ritenuto responsabile. Per questo motivo, molti hosting provider investono in tecnologie di sicurezza avanzate e in personale esperto per proteggere i propri server.
In terzo luogo, l’hosting provider ha la responsabilità di fornire un servizio affidabile e di qualità ai propri clienti. Se i clienti non sono soddisfatti del servizio o se si verificassero problemi tecnici che causano il down del sito, l’hosting provider potrebbe essere ritenuto responsabile. Per questo motivo, molti hosting provider offrono garanzie di disponibilità e di uptime e lavorano costantemente per migliorare la qualità del servizio.
A prescindere dai rispettivi diritti e doveri, raramente capitano anche utenti “temerari” che pensano di avere diritti non contemplati dai contratti stipulati. In questo caso si va incontro ad un contenzioso che in caso di mancanza di negoziazione extra giudiziale può sfociare in una vera e propria disputa legale, con costi legali molto elevati.
Ci sembra stupido ed antieconomico esporsi a rischi del genere per un utile di qualche euro al mese.
Comprare Hosting Low Cost e svantaggi per l’acquirente.
In primo luogo, ci sono molti fornitori di hosting low cost che offrono servizi a prezzi incredibilmente bassi, ma spesso questi prezzi nascondono una serie di costi nascosti, come costi di trasferimento dei dati o costi di configurazione del server e pertanto sarebbe già discutibile parlare di low cost. Inoltre, molti di questi fornitori utilizzano server condivisi, il che significa che il sito web del cliente condivide lo spazio su disco e la larghezza di banda con molti altri siti web. Questo può causare problemi di velocità e di disponibilità del sito, poiché tutti i siti web condivisi utilizzano le stesse risorse.
Per i clienti, l’hosting low cost può sembrare un’ottima soluzione, ma spesso si traduce in una serie di problemi. Ad esempio, i siti web ospitati su server condivisi possono essere lenti e non disponibili a causa dei molti siti web che condividono le stesse risorse. Inoltre, molti fornitori di hosting low cost non offrono assistenza clienti adeguata, il che significa che i clienti sono costretti a risolvere i problemi da soli.
Inoltre, fornitori di hosting low cost possono utilizzare tecniche di over-selling, ovvero vendere più risorse di quelle disponibili effettivamente, causando problemi di stabilità del server, disponibilità e aumentando i rischi di cyber security.
Mancanza di feature e caratteristiche di qualità.
Quando si sceglie un servizio di hosting low cost, è importante tenere presente che non ci si può aspettare di ottenere caratteristiche e funzionalità di qualità come Brotli, HTTP/3, Varnish, immagini in formato WebP, tempi di risposta veloci (TTFB) o backup con duplice copia e retention di mesi. Il servizio che si riceve è proporzionale al costo e, di norma, quando si spende poco, si ottiene una presenza online che non soddisfa gli standard qualitativi richiesti sia dagli utenti che dai motori di ricerca.
Ad esempio, un ecommerce low cost potrebbe avere una velocità di caricamento lenta e una pessima user experience, facendo fuggire i clienti già alla prima pagina. Allo stesso modo, un sito web lento può fare fuggire i crawler di Google, aumentando i tempi di scansione e rendendo difficile l’indicizzazione dei contenuti. Ciò significa che il tuo sforzo editoriale o di inserimento dei dati potrebbe essere vanificato, rendendo difficile per i tuoi potenziali clienti trovare il tuo sito web tramite i motori di ricerca.
Mancanza di supporto specifico.
Quando si sceglie un piano di hosting low cost, è importante tenere presente che non si può aspettarsi un livello elevato di supporto per problemi che non sono strettamente legati alle funzionalità incluse nel contratto. Ad esempio, problemi con le mail, problemi con smartphone, velocità lenta del sito, attacchi hacker, defacement, spesso non ricevono supporto da parte del fornitore di hosting e in quei casi si deve ricorrere a figure esterne specializzate, il che può essere molto più costoso rispetto al piano di hosting low cost scelto, facendo venire meno anche la convenienza ed il risparmio iniziale.
A volte capita anche che i fornitori di hosting low cost che offrono servizi di reselling su Server Dedicati con Plesk o cPanel, potrebbero non avere le capacità e le competenze tecniche per gestire situazioni più complesse. Ciò significa che in caso di problemi gravi, come un attacco DDoS, un errore del sistema, o un errore umano, potrebbero non essere in grado di fornire un supporto adeguato e rischiare di lasciare il sito offline o completamente perso.
In particolare, bisogna prestare attenzione alle agenzie web tuttofare che dichiarano di offrire anche servizi di hosting, ma che in realtà non hanno figure sistemistiche qualificate nel loro staff. Queste agenzie spesso non hanno le competenze per gestire situazioni complesse e potrebbero non essere in grado di garantire un’alta disponibilità e sicurezza del servizio.
E’ importante essere consapevoli che quando si sceglie un piano di hosting low cost si deve anche accettare dei compromessi in termini di funzionalità e supporto. Se si hanno esigenze specifiche o si desidera un livello di sicurezza ed assistenza maggiore è meglio optare per un piano di hosting più costoso con maggiori funzionalità e maggiore assistenza.
In conclusione
Un servizio di hosting low cost non rappresenta un vantaggio sia per il fornitore che per il cliente. In realtà, soddisfa solo la domanda di coloro che, senza una reale necessità, decidono di avere un sito web per pura moda. Tuttavia, è sempre meglio affidarsi a realtà di hosting professionali e performanti, specializzate in web performance, al fine di avere un sito web che possa portare profitti e non solo un mero sito vetrina che genera solo piccoli costi ma una grande perdita di tempo. Optare per soluzioni di hosting professionali garantisce maggiore stabilità, sicurezza e scalabilità del sito, nonché la possibilità di ottenere un’esperienza utente ottimale per i propri visitatori e per i motori di ricerca.
Infine, è importante considerare che il settore dell’hosting richiede un’alta specializzazione tecnica, competenze avanzate nella gestione dei server e un continuo aggiornamento per garantire un’elevata disponibilità e sicurezza dei siti web ospitati. Tutto ciò richiede investimenti in infrastrutture e personale altamente qualificato, non compatibili con un’offerta a prezzi bassi.
In generale, è sempre meglio puntare sulla qualità e sull’affidabilità del servizio offerto piuttosto che su prezzi bassi, per poter avere maggiori possibilità di successo a lungo termine, sia per la soddisfazione dei clienti che per la redditività dell’azienda.