Linus Torvalds, il noto creatore di Linux e Git, ha recentemente condiviso i suoi pensieri sullo stato attuale di Linux e sul potenziale impatto dell’intelligenza artificiale nel suo futuro, durante l’Open Source Summit Japan tenutosi il 5 e 6 dicembre. Come riportato da ZDnet, https://www.zdnet.com/article/linus-torvalds-on-state-of-linux-today-and-how-ai-figures-in-its-future/ Torvalds ha toccato temi importanti come l’integrazione di Rust in Linux, le sfide affrontate dai manutentori di Linux, e le prospettive sull’uso dell’intelligenza artificiale in Linux e nello sviluppo Open Source.
In primo luogo, Torvalds ha discusso dell’imminente rilascio del kernel Linux, la versione 6.7. Prima della sua partenza per Tokyo, aveva già reso disponibile la quarta release candidate di questo kernel. Secondo Torvalds, se non ci saranno intoppi, la nuova versione del sistema operativo sarà rilasciata intorno a Natale. Nonostante inizialmente fosse riluttante a impostare una finestra di inclusione così vicina alle festività natalizie, per evitare di rovinare il Natale ai manutentori, Torvalds ha poi chiarito:
Stiamo aspettando di assicurarci che non ci siano ostacoli significativi. Vogliamo garantire che i manutentori e gli sviluppatori che stanno lavorando per la prossima versione, la 6.8, non si sentano sotto pressione sapendo che dopo Natale si aprirà la mia finestra di inclusione. Per questo, potremmo ritardare di una o due settimane per far sì che i tempi siano più gestibili, dato che nessuno desidera lavorare durante il periodo natalizio.
Un tema centrale della discussione è stato il problema dell’esaurimento tra i manutentori del kernel Linux. Questo ruolo, essenziale ma estremamente impegnativo, sta diventando sempre più gravoso. Una questione correlata è l’invecchiamento della comunità del kernel Linux: molti manutentori raggiungeranno i 60 anni nei prossimi cinque anni, e alcuni si avvicineranno ai 70.
Torvalds ha poi affrontato il tema dell’uso del linguaggio di programmazione Rust nel kernel Linux, sottolineando che, sebbene l’uso di Rust stia crescendo, al momento non esiste alcuna parte del kernel che dipenda essenzialmente da esso. Ha previsto che ci vorranno ancora anni prima che Rust diventi un componente fondamentale del kernel.
Inoltre, Torvalds ha espresso speranze ottimistiche riguardo al ruolo dell’intelligenza artificiale nello sviluppo del software. Crede che l’IA possa essere strumentale nel rilevare bug ovvi e banali, facilitando così il lavoro dei programmatori.
Tuttavia, non vede l’IA come una rivoluzione in sé, ma piuttosto come un ulteriore strumento a disposizione degli sviluppatori per migliorare la qualità del loro lavoro. È probabile che l’IA abbia un ruolo significativo anche nello sviluppo futuro del kernel Linux.