13 Dicembre 2023

Il nuovo aggiornamento di systemd 255 porterà il Blue Screen of Death su Linux

Systemd 255 introduce il BSOD stile Windows, migliora la gestione dei servizi e supporta l’ibernazione Btrfs, rivoluzionando le distribuzioni Linux moderne.

BSOD Linux

La famigerata “schermata blu della morte” o BSOD di Windows sembra essere di gran moda. Il BSOD dovrebbe essere uno strumento diagnostico, una schermata informativa che i tecnici possono utilizzare per iniziare a localizzare il problema che ha causato l’evento nefasto; Solo perché i vecchi codici di errore BSOD di Windows erano spesso così ampi e vaghi da essere inutili non rende l’idea sbagliata.

Oggi, la versione systemd 255 del progetto Linux onora quell’intento originale aggiungendo un componente systemd-bsod che genera una visualizzazione a schermo intero di alcuni messaggi di errore quando un sistema Linux si blocca.

Versione sperimentale

Il componente systemd-bsod è attualmente elencato come “sperimentale” e “soggetto a modifiche” ma la funzionalità è semplice: qualsiasi messaggio di errore registrato che raggiunga il livello LOG_EMERG verrà visualizzato a schermo intero in modo che le persone possano scattarne una foto o scriverlo. Phoronix riferisce che, proprio come i BSOD sui moderni Windows, anche la versione Linux genererà un codice QR per facilitare la ricerca delle informazioni usando lo smartphone.

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Si tratta di una piccola modifica a un singolo progetto software, ma systemd gestisce i servizi di sistema e la configurazione per la stragrande maggioranza delle principali distribuzioni GNU/Linux, incluse ma non solo, Debian, Fedora, Arch, Ubuntu, CentOS, Red Hat Enterprise Linux e molte altre distribuzioni minori . È probabile che, qualunque versione di Linux utilizzi, finirai per vedere questa versione di systemd, a seconda della frequenza e della volontà con cui integri i nuovi pacchetti software recenti e della velocità con cui migri alle nuove versioni quando escono.

Nuove funzionalità di Systemd 255

La versione di systemd 255 ha dozzine di altre funzionalità e correzioni, la maggior parte delle quali più utili e significative della nuova funzionalità Blue Screen of Death. Ciò include molte aggiunte relative al supporto TPM, alla crittografia del disco e alla possibilità di utilizzare l’ibernazione con i file system btrfs. Ma nessuno di questi miglioramenti attira altrettanta attenzione.

Ecco un elenco ampliato delle novità in systemd 255, mettendo in evidenza le caratteristiche e le funzionalità più significative:

  1. Systemd-storagetm: Un nuovo componente che espone i dispositivi di blocco come NVMe-TCP, ispirato da macOS e parte della nuova modalità Systemd Storage Target.
  2. Systemd-bsod: Mostra messaggi di errore a schermo intero con livello di registro “LOG_EMERG”. Inteso come uno strumento diagnostico, visualizza anche un codice QR per informazioni dettagliate sull’errore.
  3. Revisione nella Generazione dei Servizi: Ora i processi vengono generati usando CLONE_VM e CLONE_VFORK tramite posix_spawn(), anziché il metodo fork precedente.
  4. Systemd-pcrlock: Gestisce le policy PCR TPM2 locali per PCR 0-7, aumentando la sicurezza e il controllo dei parametri.
  5. Systemd-vmspawn: Uno strumento sperimentale che fornisce alle VM le stesse interfacce e funzionalità di systemd-nspawn per i contenitori, utilizzando QEMU come back-end.
  6. Varlinkctl: Uno strumento aggiunto per facilitare l’interfacciamento con i servizi Varlink.
  7. Supporto SECCOMP per CPU LoongArch 64-bit: Espande la compatibilità e la sicurezza su diverse architetture hardware.
  8. Bootctl di Systemd: Ora indica se il sistema è stato avviato da un’immagine del kernel unificata (UKI).
  9. Systemd-boot con Nuovi Tasti di Scelta Rapida: Introduce i tasti “B” per riavviare e “O” per spegnere dal menu di avvio.
  10. Tracciamento dei Processi Interni con PIDFD: Migliora l’efficienza del tracciamento dei processi su kernel supportati.
  11. Riavvio Graduale con systemctl: Esegue automaticamente il riavvio graduale in un nuovo file system root se trovato in /run/nextroot/.
  12. Opzione SurveFinalKillSignal: Evita l’ultima ondata di SIGTERM/SIGKILL allo spegnimento.
  13. ConditionSecurity=measered-uki: Esegue servizi solo quando il sistema è avviato tramite un’immagine unificata del kernel (UKI) misurata.
  14. Registrazione delle Misurazioni TPM: I dati TPM ora vengono scritti in un registro eventi in /run/log/systemd/tpm2-measure.log.
  15. Rimozione del Supporto per split-usr: Semplifica la struttura del file system.
  16. Deprecazione degli Script di Servizio System V: Indica un cambiamento verso tecnologie più moderne.
  17. Miglioramenti al Sistema TPM(2): Varie ottimizzazioni e potenziamenti al Trusted Platform Module.
  18. Supporto per l’Ibernazione su File di Scambio Btrfs: Introduce una maggiore flessibilità per l’ibernazione.

Queste funzionalità indicano che systemd 255 porterà notevoli miglioramenti e modernizzazioni, influenzando una vasta gamma di distribuzioni GNU/Linux. La sua apparizione nelle prossime release di Linux è molto attesa, sia nelle versioni tradizionali che in quelle a aggiornamento continuo come le “rolling release”.

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