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WordPress è uno dei più popolari sistemi di gestione dei contenuti (CMS) al mondo, utilizzato sia da sviluppatori professionisti che da appassionati per la creazione di siti web. La sua popolarità e la sua facile accessibilità hanno contribuito alla creazione di numerosi gruppi su Facebook dedicati a WordPress e alle sue numerose funzionalità.
Questi gruppi fungono da luoghi di incontro e di supporto per i membri, dove è possibile condividere conoscenze, risolvere problemi e discutere di nuove funzionalità e aggiornamenti di WordPress. Molti di questi gruppi sono anche luoghi dove i membri possono offrire servizi professionali, come lo sviluppo di siti o temi, o vendere plugin o altre estensioni per WordPress.
Quello che si dice e non si dice in molti gruppi Facebook che trattano di WordPress.
Molte volte, i gruppi su Facebook dedicati a WordPress sono gestiti da figure che non hanno una solida conoscenza tecnica del CMS. Questo può portare a problemi, soprattutto quando queste figure cercano di promuovere prodotti o servizi come hosting in affiliazione, spesso senza dichiarare chiaramente il loro coinvolgimento.
Il referral marketing, o marketing di affiliazione, è una pratica in cui una persona promuove prodotti o servizi di altre aziende e riceve una commissione per ogni vendita o conversione generata attraverso il proprio link di affiliazione. Questa pratica può essere molto remunerativa per gli amministratori di grandi gruppi su Facebook, soprattutto se il gruppo ha una grande base di utenti attivi e interessati a WordPress.
Tuttavia, il referral marketing può anche essere visto come ingannevole se non viene esplicitamente dichiarato. Gli amministratori di gruppi su Facebook dovrebbero essere trasparenti sui loro legami con le aziende che promuovono e assicurarsi di fornire informazioni accurate e complete ai loro membri. In caso contrario, potrebbero rischiare di perdere la fiducia dei loro membri e danneggiare la loro reputazione.
Divieti di concorrenza velati ed espliciti in questi gruppi Facebook che parlando di WordPress.
Spesso all’interno dei gruppi WordPress su Facebook, gli amministratori e i moderatori tendono a limitare la proposta di servizi da parte di individui che potrebbero essere considerati come competitor dei loro sponsor. Questo può includere la proibizione di proporre il proprio hosting WordPress, anche se potrebbe essere superiore a quello proposto ufficialmente dal gruppo e dai suoi sponsor.
Questo tipo di comportamento può essere motivato dal desiderio di guadagnare provvigioni dalla vendita dei servizi dei loro sponsor e affiliati, a scapito della qualità e delle esigenze dei membri del gruppo.
Quando un moderatore o un amministratore di un gruppo Facebook che tratta di WordPress vieta la pubblicizzazione di servizi e prodotti, utilizzando come motivazione il divieto di autopromozione, spesso stanno cercando di limitare e censurare ciò che potrebbe essere un competitor per un loro servizio in affiliazione, in modo da non perdere vendite.
In un gruppo di aiuto, l’obiettivo dovrebbe essere quello di considerare tutte le soluzioni possibili ai problemi segnalati dai membri, in una forma di mutuo soccorso. Pertanto, diventa eticamente e moralmente inammissibile limitare e censurare la proposta di soluzioni migliori e più efficaci o performanti, a discapito di un servizio meno valido ma che viene remunerato all’amministratore del gruppo tramite provvigioni sulla vendita.
È importante ricordare che gli amministratori e i moderatori di questi gruppi hanno una responsabilità nei confronti dei membri e dovrebbero promuovere soluzioni che siano veramente in grado di risolvere i problemi e non solo quelle che li remunereranno di più.
Gli amministratori spesso non sono nemmeno figure tecniche.
In molti gruppi Facebook che trattano di argomenti tecnici su WordPress, spesso si nota che gli amministratori ed i fondatori del gruppo non hanno competenze specifiche in sviluppo, programmazione o sistemistica. A volte, queste figure non sono nemmeno professionisti del settore. Questo può portare a decisioni che vanno contro la competenza e le conoscenze di coloro che, invece, lavorano realmente in ambito tecnico.
Un esempio di questa situazione è il caso di un gruppo WordPress gestito da un mastro birraio, che nella vita produce birra nel suo birrificio e che nel tempo libero si occupa della gestione del gruppo Facebook su WordPress. In questo caso, la figura del mastro birraio ha il potere di prendere decisioni su chi può o non può parlare all’interno del gruppo, anche se non ha competenze tecniche specifiche. In alcuni casi, persino figure tecniche come sviluppatori o programmatori possono essere bannate dal gruppo a causa di queste decisioni.
Un altro esempio di gestione di un gruppo Facebook su WordPress da parte di una figura non tecnica è quello di un fabbro con una conoscenza amatoriale di WordPress. Nonostante la sua buona volontà e il suo impegno, spesso la sua inesperienza tecnica lo porta ad avere una chiusura mentale nei confronti dei consigli dei professionisti sviluppatori e sistemisti, che potrebbero indicare soluzioni universalmente riconosciute come migliori rispetto a quelle proposte dal fabbro.
Questo può generare un clima non sereno all’interno del gruppo e portare a eterni “flame” (discussioni accese e polemiche). Anche in questo caso, è importante sottolineare che la competenza e le conoscenze tecniche sono fondamentali per gestire in modo efficace un gruppo su WordPress e fornire supporto e soluzioni accurate.