Indice dei contenuti dell'articolo:
Comprendere i costi alla base di un servizio di server dedicato non è semplice. Spesso, infatti, i prezzi di questo tipo di servizio possono variare in modo significativo a seconda delle caratteristiche e delle prestazioni richieste.
Per iniziare a comprendere i costi di un servizio di server dedicato, è importante considerare che si tratta di un servizio, e non di un prodotto. Questo significa che i costi non sono solo legati al costo dell’hardware del server, ma anche ai servizi e alle prestazioni che vengono forniti insieme al server.
Avevamo già accennato in un post ormai datato se fosse stato più conveniente comprare o noleggiare un server dedicato per esigenze professionali, arrivando a decretare che i costi di gestione sarebbero stati talmente elevati che avrebbe avuto senso sempre affittarlo o noleggiarlo da un’azienda di hosting. Tuttavia, oggi coloro che hanno deciso di affittarlo ci fanno sempre domande in merito ai costi di un server dedicato.
Quanto costa un server dedicato? È una delle domande più frequenti ogni volta che ci si interfaccia con un potenziale cliente che non ha ancora visto il listino prezzi.
“Costa tanto“, “Costa poco“, sono due delle esclamazioni più frequenti che ci sentiamo dire ogni volta che un cliente viene a conoscenza del prezzo.
Raramente ci si ferma a comprendere il valore al di là del costo, perchè non sempre il potenziale cliente ha competenza o esperienza tale maturata nel corso del tempo nel ricordare del vecchio adagio che dice “I buoni insegnanti sono costosi, ma i cattivi maestri costano di più “.
Pertanto, in questo post andremo oltre al concetto di valore, soffermandoci banalmente sul prezzo. Ovvero il prezzo di un server dedicato.
Onestamente non è facile spiegare il perché di tali costi, soprattutto a figure non tecniche che hanno avuto esperienze o con server low cost a basse performance e non managed, o quelli che hanno avuto esperienze negative su server di fascia Enterprise su aziende molto costose con fatture da migliaia di euro al mese.
Il tanto ed il poco sopra menzionato, va sempre relazionato e rapportato a quelle che sono le esperienze vissute dall’utente, le aspettative, e la comprensione dei costi vivi ed il valore di un servizio al di là del mero costo.
In questa guida, pertanto, vogliamo portare un “conto della serva”, molto veloce, quanto estremamente eloquente, andando a simulare quali sarebbero i costi che un potenziale cliente dovrebbe affrontare con un approccio fai da te a basso costo.
La simulazione dei costi di un server.
Al fine di comprendere nel dettaglio i costi di un server, andremo a effettuare una simulazione dei costi. Con questa simulazione, sarà possibile capire quali sono i costi hardware e di servizio associati al server e come questi impattano sul canone.
A tal proposito andremo a simulare l’acquisto di una macchina entry level con le seguenti caratteristiche CPU AMD Ryzen 5 3600 con 64GB RAM e due dischi da 512nVME, la messa in produzione tramite collegamento fisico alla fonte energetica del cliente, un collegamento ad una teorica linea ADSL molto economica, ed i costi di gestione mensili che avrebbero anche a fronte di un servizio regalato da un suo amico.
Costi del server
La componentistica che abbiamo indicato e comprato alla migliore offerta su Google Shopping o Amazon ad oggi 24 agosto 2022 è così composta e suddivisa.
Processore CPU AMD Ryzen 5 3600 : 140€
RAM 64 GB : 350€
2×512 Samsung – MZVL2512HCJQ-00B00 nVME m2 : 200€
Alimentatore Generico Economico (prezzo generico non quotato) : 30€
Scheda Madre economica (prezzo generico non quotato) : 50€
Case Generico economico (prezzo generico non quotato) : 50€
In totale mantenendoci bassi e il più economici possibili, tralasciando costi di assemblaggio, cavetteria, e simili abbiamo un costo vivo di 820€ + IVA ovvero esattamente 1000€ tondi tondi.
Al fine di essere trasparenti abbiamo incluso seguentemente i prezzi rilevati su Amazon e Google, mantenendoci alle tariffe più basse.
Ciclo di vita di un server
Il ciclo di vita di un server in un datacenter di web hosting dipende da diversi fattori, come il tipo di hardware utilizzato, le condizioni di utilizzo e le esigenze delle aziende che utilizzano il server. In generale, tuttavia, il ciclo di vita di un server in un datacenter di web hosting può variare da 3 a 5 anni.
A volte, i server vengono sostituiti anche prima, se diventano obsoleti o non sono più in grado di soddisfare le esigenze delle aziende. Altre volte, invece, i server possono rimanere in funzione per un periodo di tempo più lungo, se vengono adeguatamente mantenuti e aggiornati.
Nella nostra esperienza è corretto dire che un server ha un ciclo di vita utile di tre anni, prima che sopravvengono problemi di sorta e richieda una manutenzione anche banale per cambiare la ventola della CPU, un banco di RAM o l’alimentazione. È un discorso molto generico ed approssimativo, tuttavia considerando che la garanzia RMA non supera mai i due anni anche per l’acquisto da privato è pacifico dire che anche in base all’obsolescenza, ogni tre anni si aggiorna il parco macchine.
Dunque, queste mille euro sopra preventivate si vanno a spalmare “ammortizzare”, nel corso dei tre anni, ove necessariamente verrà richiesta manutenzione ed un ulteriore esborso economico per la sostituzione, manutenzione delle parti non più funzionanti.
È corretto dunque dire che ogni anno, si ammortizza una spesa di 333 euro, per un totale di 27€ mensili solo per la componente viva, ovvero l’hardware, il ferro e null’altro.
Costi vivi di un server mensile per connettività ed elettricità.
I server rimangono accesi 24 ore al giorno, quindi se moltiplichiamo 0,3kW x 24 ore otteniamo poco più di 7kWh di consumo di energia elettrica.
Immaginando che il cliente abbia un buon contratto di fornitura di energia elettrica, prezzo bloccato, e niente sorprese come sta avvenendo in questo periodo in merito alla crisi dell’energia elettrica questi di seguito sono dei calcoli verosimili e comunque accettabili.
Considerando le tariffe comprensive di spese varie vediamo che 1 kWh costa circa 0,25 euro; quindi, per 7kWh che consumiamo in 24 ore (1 giorno) spendiamo 0,25 x 7 = 1,75 euro/giorno
in 1 anno spendiamo circa 1,75 euro x 365 = 638 euro.
Dunque, bisogna considera che il costo annuale per mantenere un server, va individuato nel costo dell’hardware e dell’alimentazione dello stesso, 630 + 333 e siamo a circa 1000 euro annue per mantenere acceso un server di adeguata potenza ma comunque sempre un server entry level (per noi, ad esempio, è la base hardware che vendiamo).
Abbiamo tralasciato volutamente i costi di un’ipotetica ADSL ad appena 10 euro al mese, che avrebbe portato su il prezzo di 120€ l’anno, ed il costo simbolico di un sistemista amico (figlio, parente, cugino), a cui per sdebitarci paghiamo una pizza al mese, che avrebbe impattato di altri 120 euro l’anno i costi per la gestione di un server, portando il tutto a 1000 – 1200€.
Tutto quello che mancherebbe in una gestione server amatoriale.
Nella simulazione sopra a livello amatoriale, mancherebbero un sacco di cose che invece troviamo in una gestione professionale di un’azienda di hosting che usa a proprio beneficio e quello dei propri clienti delle economie di scala, e un principio paretano che permettono di contenere i costi e ottenere il massimo del servizio.
Abbiamo ad esempio tralasciato alcuni dei benefici che un utente troverebbe in gestione presso un servizio come il nostro, ad esempio:
- Servizio di vigilanza.
- Sistemi di backup ridondati geograficamente Germania / Finlandia
- Linee elettriche ridondate
- Connettività full duplex a 1Gbit/s ridondata su oltre 7Terabit di banda complessiva
- Sistemi anti DDOS per attacchi volumetrici ed IP filtering
- Gestione multiple di indirizzi IP
- Personale tecnico per operazione Hardware disponibile e reperibile H24/365 giorni all’anno con tempo di intervento di 15 minuti
- Parti di ricambio perfettamente identiche e compatibili già in magazzino e pronte per l’evenienza
- Un sistema di monitoring e uptime
- Sistemisti professionisti che turnano per un servizio di reperibilità totale a qualsiasi ora e qualsiasi giorno dell’anno, Natale, Capodanno, Ferragosto inclusi.
Ed il tutto, con la stessa configurazione hardware sopra menzionata, costerebbe 127€ al mese, ovvero 1574 euro annue, contro le 1240€ annue di una soluzione amatoriale, che non sarebbe adeguata nemmeno per gestire il sito del baretto sotto casa.
Conclusione
In questo breve articolo, abbiamo mostrato e dimostrato con dei semplici conti approssimativi (ma non troppo) come il costo di un noleggio di un server dedicato managed sia estremamente conveniente per l’utente ed il cliente che non intende fare investimenti enormi per la gestione di un singolo server o di un parco macchine. La gestione in Outsourcing permette non solo di disporre delle migliori ed efficienti soluzioni, ma di accedere all’hardware ed al suo acquisto alle migliori condizioni di mercato.
Mentre il fornitore decide di acquistare 10 mila CPU AMD ad un prezzo di listino riservato dal grossista europeo, magari arrivando ad uno sconto del 70%, l’utente normale non avrà accesso a questo beneficio e pagherà magari 1000€ quello che un datacenter riesce ad acquistare a 250€, ovvero 1/4 del prezzo.
Risulta pertanto pacifico in base al tipo di Hardware scelto e in base al tipo di assistenza richiesta ritenere congruo un range di prezzo in cui il solo server viene venduto tra le 50 e le 80€ a cui aggiungere tutta la parte sistemistica che ha normalmente un range che oscilla tra le 60 e le 120€ al mese aggiuntivo ai costi del server.
Sebbene questo esempio abbia voluto prendere in esame una specifica configurazione hardware, il concetto alla base e l’esercizio di stile svolto è applicabile ad ogni casistica ogni volta che ci si chiede se il costo del server sia troppo alto o troppo basso. Simulate l’acquisto della componentistica alle migliori condizioni di mercato, simulate i costi di gestione tra connettività e costo dell’energia elettrica e traete un costo annuale e mensile.
Se il costo mensile è comparabile a quello del vostro fornitore di servizi di Server Dedicati, il prezzo sarà sicuramente onesto ed in linea con l’offerta più bassa sul mercato. In merito a competenze specifiche per il vostro ambito applicativo vi invitiamo sempre a visionare portfolio, casi di studio e competenze dimostrate e dimostrabili, ricordandoci del vecchio adagio che dice “I buoni insegnanti sono costosi, ma i cattivi maestri costano di più “, dovremmo passare e switchare dall’idea di costo all’idea di valore, ma questa è un’altra storia.