Indice dei contenuti dell'articolo:
Nel mondo di oggi, l’esperienza del cliente è la strategia più affidabile ed efficiente che si possa sviluppare per aumentare il coinvolgimento, quindi il business. In questo post ci concentreremo sul dare ai clienti qualcosa da sperimentare il più velocemente possibile, ovvero un caricamento veloce della pagina.
Secondo uno studio di Google , il 40% delle persone abbandona un sito web che impiega più di 3 secondi per caricare e un ritardo di 1 secondo nella risposta alla pagina può comportare una riduzione del 7% delle conversioni. Sì, ogni secondo è importante! E abbiamo risparmiato circa 2,5 secondi (90 ° percentile) e 1,2 secondi (50 ° percentile) usando la compressione Brotli su compressione gzip per i nostri file Javascript e CSS.
Cos’è Brotli?
Proprio come gzip, Brotli è anche un algoritmo di compressione. È sviluppato da Google e funziona al meglio per la compressione del testo. Il motivo è che utilizza un dizionario di parole chiave e frasi comuni sia sul lato client che sul lato server e offre quindi un rapporto di compressione migliore.
È supportato da tutti i principali browser:
Il tuo browser supporta Brotli?
I browser che supportano Brotli inviano “br” insieme a “gzip” nell’intestazione della richiesta di codifica accettata. Se Brotli è abilitato sul tuo server web, riceverai risposta in formato compresso Brotli.
Gzip vs Brotli:
Il vantaggio di Brotli su gzip è che utilizza un dizionario e quindi ha solo bisogno di inviare chiavi anziché parole chiave complete. Indicatiamente parlando dunque :
- I file Javascript compressi con Brotli sono inferiori del 14% rispetto a gzip.
- I file HTML sono il 21% più piccoli di gzip.
- I file CSS sono inferiori del 17% rispetto a gzip.
Nota: le immagini non devono essere compresse da gzip o Brotli poiché sono già compresse e comprimendole di nuovo le dimensioni aumenteranno.
Un numero inferiore di byte trasferiti non solo porta a un caricamento più veloce della pagina, ma aiuta anche a ridurre i costi della Content Delivery Network (CDN).
Supporto da parte degli Hosting Provider ?
Sebbene Brotli sia ormai uno standard ben collaudato dal 2017 con specifiche già definite nella RFC 7932. non sembra esso sia diventato uno standard utilizzato su larga scala dalla maggior parte degli hosting provider.
Se vogliamo dare un ordine di grandezza e qualche numero, diciamo che indicativamente almeno l’80% dei siti Web non utilizzano la compressione Brotli.
Vuoi perchè i principali pannelli di controllo (CPanel e Plesk) non installano di default Brotli, vuoi perchè i venditori di Hosting oggettivamente se ne fregano di fornire qualcosa che il cliente non ha chiesto e che invece richiederebbe un’ulteriore configurazione sistemistica aggiuntiva da parte di sistemisti senza arte ne parte.
Fatto sta che ad oggi, ancora una volta, oltre a negarvi feature importanti come Caching REDIS, Caching Varnish, Memcache, HTTP2, ALPN, e man mano sempre più funzioni avanzate, avete scoperto che ANCHE Brotli è qualcosa ad ALTO VALORE AGGIUNTO nel vero senso della parola. Non c’è e va dunque aggiunto.
I peracottari li fuori che hanno agenzie di hosting se ne fregano delle vostre performance, in fondo voi manco sapete cosa sia un hosting e come debba funzionare.
Da noi le cose vanno diversamente.