11 Novembre 2023

Cos’è Kubernetes?

Kubernetes: rivoluzionando la gestione IT con l’orchestrazione avanzata di container in ambienti cloud e l’integrazione efficace nel workflow DevOps

Kubernetes

Nel vasto e in continua evoluzione mondo dell’informatica, la gestione efficace delle applicazioni è un elemento cruciale per il successo di ogni impresa. Con l’avvento del cloud computing e la crescente popolarità dei microservizi, le aziende hanno dovuto affrontare nuove sfide nel deployment e nella gestione delle loro applicazioni. È in questo contesto che Kubernetes emerge come una soluzione fondamentale. Ma cosa rende Kubernetes così importante nel panorama tecnologico attuale?

Origini e Evoluzione di Kubernetes

Kubernetes, il cui nome si ispira al termine greco che significa “timoniere” o “capitano della nave”, trova le sue radici in un progetto interno di Google denominato Project Borg (da non confondere con Borg Backup). Questo progetto è stato pionieristico nell’impiego di container, una tecnologia allora emergente, che ha rivoluzionato il modo di impacchettare e distribuire le applicazioni. I container, diventati popolari in gran parte grazie a Docker, sono sistemi leggeri che incapsulano un’applicazione e tutte le sue dipendenze, garantendo così coerenza tra vari ambienti operativi e un deployment semplificato.

Il valore principale dei container risiede nella loro capacità di fornire un isolamento affidabile e una portabilità tra diversi ambienti cloud o fisici, mantenendo al tempo stesso una leggerezza e flessibilità superiori rispetto alle macchine virtuali tradizionali. Questi vantaggi hanno reso i container una scelta prediletta per le aziende che cercano di accelerare il ciclo di vita dello sviluppo del software e implementare pratiche di DevOps più efficienti.

Nel 2014, Google ha preso la decisione strategica di donare Kubernetes alla Cloud Native Computing Foundation (CNCF), convertendolo in un progetto open-source. Da quel momento, Kubernetes si è affermato come una delle piattaforme più influenti per l’orchestrazione di container, integrando perfettamente le capacità di Docker e diventando una soluzione chiave per gestire applicazioni in container su larga scala. Con il passare degli anni, la sua popolarità e adozione sono cresciute esponenzialmente, facendo di Kubernetes un pilastro fondamentale nell’ambito della gestione di container moderna.

Che cosa fa Kubernetes?

Kubernetes è una piattaforma per l’automazione del deployment, la scalabilità e la gestione di applicazioni containerizzate. In parole semplici, aiuta le organizzazioni a gestire gruppi di container, che possono eseguire su diversi tipi di infrastrutture fisiche o virtuali, sia in locale che nel cloud. Kubernetes semplifica molte delle operazioni manuali necessarie per distribuire, scalare e gestire applicazioni, consentendo alle aziende di concentrarsi sullo sviluppo del prodotto piuttosto che sulla sua manutenzione.

Perché Kubernetes è Importante?

Kubernetes è diventato uno standard de facto per la gestione dei container, con molte aziende che lo utilizzano per orchestrate le loro applicazioni. Le ragioni della sua popolarità includono:

  1. Scalabilità: Kubernetes eccelle nel gestire la scalabilità delle applicazioni. Questo si traduce nella capacità di adattarsi automaticamente a variazioni del traffico o dei carichi di lavoro. Utilizzando algoritmi intelligenti, Kubernetes può aumentare o diminuire il numero di container in esecuzione in base alla domanda effettiva, assicurando così che le risorse siano ottimizzate e che l’applicazione sia sempre reattiva. Questa scalabilità dinamica non solo migliora l’esperienza dell’utente finale ma permette anche alle aziende di ottimizzare i costi, evitando il sovradimensionamento dell’infrastruttura durante i periodi di bassa domanda.
  2. Portabilità: Uno dei principali vantaggi di Kubernetes è la sua capacità di eseguire applicazioni containerizzate su qualsiasi infrastruttura, sia essa cloud, locale o una combinazione ibrida di entrambe. Questo significa che le applicazioni possono essere spostate facilmente tra diversi ambienti senza la necessità di riscrivere il codice o riconfigurare l’applicazione. La portabilità offerta da Kubernetes facilita l’adozione di strategie multi-cloud e riduce la dipendenza da un unico fornitore di cloud, permettendo alle aziende una maggiore flessibilità e resilienza.
  3. Affidabilità: Kubernetes migliora significativamente l’affidabilità delle applicazioni. Attraverso meccanismi di self-healing, può rilevare automaticamente i container non funzionanti e sostituirli senza intervento umano. Inoltre, Kubernetes consente la distribuzione di aggiornamenti e modifiche in modo controllato e graduale, riducendo il rischio di downtime. Questo garantisce una disponibilità costante delle applicazioni, elemento fondamentale in un’epoca dove il tempo di inattività può avere un impatto significativo sulla soddisfazione del cliente e sulla reputazione aziendale.
  4. Efficienza: Kubernetes ottimizza l’uso delle risorse IT e riduce la necessità di intervento manuale grazie all’automazione. La gestione dei container, il bilanciamento del carico, il monitoraggio e la riparazione automatica sono solo alcuni degli aspetti che Kubernetes automatizza, liberando i team IT da compiti ripetitivi e permettendo loro di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto. Questa automazione si traduce in una maggiore efficienza operativa, riducendo gli errori umani e velocizzando il tempo di rilascio delle applicazioni.

Come Funziona Kubernetes

Kubernetes si basa su un’architettura che include diversi componenti:

  1. Pod: Il Pod è la più piccola e fondamentale unità distribuibile in Kubernetes. Ogni Pod rappresenta un singolo istanza di un processo in esecuzione nel cluster e può contenere uno o più container strettamente accoppiati che condividono risorse quali volume di storage e indirizzo IP di rete. I container in un Pod sono sempre schedulati insieme e condividono il contesto operativo. Questa stretta associazione permette ai container all’interno dello stesso Pod di comunicare tra loro in modo efficiente e di condividere file in un modo che sarebbe più complesso tra container separati.
  2. Service: Un Service in Kubernetes è un’astrazione che definisce un insieme logico di Pod e una politica per accedervi, solitamente tramite HTTP. Mentre i Pod possono essere molto volatili, i Service offrono un indirizzo IP fisso e un nome DNS per l’accesso, garantendo così che il servizio sia costantemente accessibile anche se i Pod sottostanti cambiano. Questo rende i Service un elemento cruciale per garantire la disponibilità e l’accessibilità delle applicazioni in Kubernetes.
  3. Deployment: Il Deployment è un concetto di alto livello che gestisce i Pod e i ReplicaSets (un altro componente di Kubernetes). Un Deployment descrive lo stato desiderato dell’applicazione, come il numero di copie del Pod che dovrebbero essere eseguite. Kubernetes si occupa di mantenere lo stato attuale dell’applicazione in linea con quello desiderato, gestendo il processo di creazione, aggiornamento e rimozione dei Pod. Questo approccio consente di implementare facilmente pratiche come il deployment continuo e il rollback automatico.
  4. Namespace: I Namespace in Kubernetes sono una sorta di “partizione virtuale” all’interno di un cluster Kubernetes, che permette di isolare e gestire gruppi di risorse in modo indipendente. Questo è particolarmente utile in ambienti condivisi o in grandi organizzazioni, dove diversi team o progetti possono richiedere di gestire le proprie risorse in modo isolato, senza interferire l’uno con l’altro. I Namespace aiutano a organizzare le risorse in cluster, facilitano la gestione dei permessi e possono aiutare a mantenere l’ordine in sistemi complessi.

Cosa non è Kubernetes ?

Kubernetes, pur offrendo funzionalità tipiche delle piattaforme PaaS come distribuzione, scalabilità, bilanciamento del carico, logging e monitoraggio, non si configura come un sistema PaaS tradizionale e completo. La sua operatività si focalizza sui container anziché sull’hardware, risultando in una soluzione non monolitica, con funzionalità opzionali ed estendibili. Kubernetes fornisce i fondamenti per costruire piattaforme di sviluppo, mantenendo al contempo scelte e flessibilità per l’utente.

Kubernetes è progettato per supportare un’ampia gamma di carichi di lavoro, inclusi quelli senza stato, con stato e di elaborazione dati, senza limitazioni sui tipi di applicazioni. È importante notare che Kubernetes non si occupa della compilazione del codice sorgente o della creazione dei container; questi aspetti rientrano nei processi CI/CD, che sono influenzati dalla cultura organizzativa e dai requisiti tecnici.

Inoltre, Kubernetes non fornisce servizi applicativi integrati come middleware, framework di elaborazione dati, database o sistemi di storage distribuito. Tuttavia, questi componenti possono essere eseguiti su Kubernetes o essere integrati con applicazioni che vi girano. Analogamente, non impone soluzioni specifiche per logging, monitoraggio o gestione degli allarmi, offrendo invece integrazioni di esempio e strumenti per la raccolta e l’esportazione di metriche.

Kubernetes non prescrive un particolare linguaggio o sistema di configurazione, bensì offre un’API dichiarativa accessibile da diversi sistemi. Non è neanche un sistema completo di gestione della macchina, manutenzione o auto-riparazione.

Infine, va sottolineato che Kubernetes va oltre la semplice orchestrazione. A differenza dell’orchestrazione tradizionale, che segue un flusso di lavoro definito, Kubernetes si basa su processi di controllo indipendenti e componibili che spingono costantemente lo stato attuale verso lo stato desiderato. Questo approccio elimina la necessità di un controllo centralizzato, rendendo il sistema più intuitivo, potente, robusto, resiliente ed estensibile.

Kubernetes nell’Ecosistema DevOps

Kubernetes rappresenta un componente fondamentale nell’ecosistema DevOps, grazie alla sua natura intrinsecamente flessibile e alla capacità di supportare processi di integrazione continua (CI) e deployment continuo (CD). Questa piattaforma è cruciale per le organizzazioni che adottano la filosofia DevOps, poiché facilita un ciclo di sviluppo software più rapido, efficiente e reattivo.

  1. Supporto alla Continua Integrazione e al Continuo Deployment: Kubernetes offre un ambiente robusto e dinamico che si integra perfettamente con gli strumenti CI/CD, consentendo agli sviluppatori di automatizzare completamente il processo di build, test e deployment delle applicazioni. Con Kubernetes, è possibile implementare pipeline di CI/CD che compilano automaticamente il codice, eseguono test, e distribuiscono l’applicazione in un ambiente di produzione o di test, riducendo così il tempo di rilascio e aumentando la frequenza di deployment.
  2. Focalizzazione sullo Sviluppo di Funzionalità: Grazie alla sua capacità di gestire l’infrastruttura e l’orchestrazione dei container, Kubernetes permette agli sviluppatori di concentrarsi maggiormente sullo sviluppo di nuove funzionalità e sull’innovazione, piuttosto che sulla gestione dell’infrastruttura sottostante. Questo si traduce in un aumento della produttività, poiché le risorse possono essere dedicate allo sviluppo del prodotto anziché alla manutenzione e all’operatività dell’infrastruttura.
  3. Agilità e Scalabilità nelle Operazioni: Nell’ambito DevOps, la capacità di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato e di scalare in base alla domanda è cruciale. Kubernetes facilita questa agilità fornendo una gestione semplice e automatizzata della scalabilità delle applicazioni. Le organizzazioni possono rapidamente adeguare le risorse in risposta ai cambiamenti della domanda, garantendo prestazioni ottimali e riducendo i costi operativi.
  4. Collaborazione Migliorata e Riduzione dei Silos: Adottando Kubernetes, le organizzazioni incoraggiano una maggiore collaborazione tra i team di sviluppo e operazioni. Poiché Kubernetes standardizza l’ambiente di deployment attraverso diversi ambienti, facilita una comprensione condivisa e riduce i problemi derivanti dalla disomogeneità degli ambienti (“funziona sul mio computer”). Questo allineamento tra i team accelera il ciclo di sviluppo e riduce gli errori.
  5. Resilienza e Affidabilità: Kubernetes migliora la resilienza e l’affidabilità delle applicazioni, due aspetti fondamentali per il DevOps. Grazie alle sue caratteristiche di auto-riparazione e bilanciamento del carico, assicura che le applicazioni siano sempre disponibili e performanti, un requisito essenziale in un approccio DevOps che mira a fornire servizi di alta qualità senza interruzioni.

Conclusioni

Nel panorama dell’IT moderno, Kubernetes si è affermato come uno strumento indispensabile, una vera e propria pietra miliare che sta definendo il modo in cui le aziende gestiscono e distribuiscono le applicazioni. La sua capacità di orchestrare container su larga scala in modo efficiente e flessibile non ha solo semplificato ma anche rivoluzionato la gestione delle risorse IT.

La portabilità è un altro aspetto cruciale di Kubernetes; la sua capacità di funzionare senza intoppi in una varietà di ambienti cloud permette alle aziende di avere una maggiore libertà e agilità nella scelta delle piattaforme di hosting. Inoltre, la sua integrazione fluida con il workflow DevOps ha permesso una sinergia quasi naturale che accelera lo sviluppo del prodotto e facilita una gestione IT più reattiva e proattiva. Man mano che il mondo della tecnologia continua a evolversi a un ritmo sempre più veloce, Kubernetes non solo tiene il passo ma spesso guida questo cambiamento, consolidando la sua posizione come un pilastro chiave nel settore tecnologico.

Guardando al futuro, è chiaro che Kubernetes continuerà a essere un attore principale, sostenendo l’innovazione e l’efficienza in un’era sempre più guidata dal digitale e dalla trasformazione tecnologica.

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