10 Novembre 2023

Abbandonando l’utilizzo di Jpeg e PNG per un mondo migliore ed ecosostenibile.

Verso un futuro digitale sostenibile: abbandonando totalmente JPEG e PNG per formati di immagine più efficienti come WebP e AVIF

Mentre ci avviciniamo al 2024, si profila un cambiamento significativo nel panorama digitale: l’obsolescenza dei formati di immagine tradizionali come JPEG e PNG. La necessità di passare a tecnologie più efficienti e sostenibili è cruciale, e i formati più recenti come WebP e AVIF rappresentano la frontiera dell’innovazione in questo settore. Questo articolo esplora il motivo per cui abbandonare JPEG e PNG non è solo un passo avanti nell’efficienza del web, ma anche un contributo a un futuro più sostenibile.

Il Contesto Attuale: JPEG e PNG

Da decenni, JPEG e PNG sono stati i formati standard per le immagini sul web. Tuttavia, presentano diverse inefficienze. JPEG, pur essendo abbastanza efficiente per le immagini fotografiche, tende ad avere dimensioni di file maggiori, il che è problematico per il trasferimento e l’archiviazione dei dati. PNG, noto per il suo supporto alla trasparenza, produce file ancora più grandi, aggravando ulteriormente il problema.

Questi formati, a causa delle loro dimensioni di file relativamente grandi, contribuiscono a un impatto ambientale significativo. Lo spazio di archiviazione richiesto e il conseguente consumo di energia per ospitare e trasferire questi dati sono questioni non trascurabili nell’era della sostenibilità.

L’Ascesa di WebP e AVIF

L’introduzione di WebP da parte di Google e di AVIF, un formato basato sul codec AV1, rappresenta un punto di svolta significativo nel mondo delle immagini digitali. Questi formati si sono distinti per la loro capacità di offrire una compressione di dati molto più efficiente rispetto ai tradizionali JPEG e PNG. La compressione avanzata di WebP e AVIF consente di ridurre la dimensione dei file fino al 50% o più rispetto a PNG, il che si traduce in un trasferimento di dati più rapido e in un minor utilizzo dello spazio di archiviazione senza compromettere la qualità visiva.

Un aspetto notevole di questi formati è il loro supporto alla trasparenza. Mentre PNG è stato a lungo apprezzato per questa caratteristica, spesso a scapito di dimensioni di file più grandi, WebP e AVIF hanno introdotto una nuova era in cui la trasparenza può essere mantenuta con file di dimensioni notevolmente ridotte. Questo vantaggio è particolarmente rilevante per i progettisti web e gli sviluppatori di applicazioni, poiché consente di creare immagini con sfondi trasparenti o sovrapposizioni che si integrano armoniosamente con diversi layout di siti web e app, migliorando l’estetica e l’usabilità senza gravare sulle prestazioni.

Inoltre, il formato WebP supporta sia la compressione con perdita che quella senza perdita, offrendo così una flessibilità maggiore nella gestione delle immagini. Questo si traduce in un controllo più preciso sul bilanciamento tra qualità dell’immagine e dimensione del file, permettendo agli sviluppatori web di ottimizzare le immagini in base alle specifiche esigenze del sito.

AVIF, d’altro canto, trae vantaggio dal suo legame con il codec AV1, un formato video di alta efficienza. Questa associazione gli conferisce un’eccellente capacità di compressione e prestazioni superiori, specialmente per immagini ad alta risoluzione o contenuti multimediali complessi. Con AVIF, è possibile raggiungere un livello di dettaglio e una gamma di colori superiori, aspetti particolarmente importanti per le immagini di alta qualità e per le applicazioni che richiedono una fedeltà visiva elevata.

WebP e AVIF insomma, non sono solo successori dei formati JPEG e PNG, ma rappresentano anche un importante progresso tecnologico, combinando efficienza di compressione, supporto alla trasparenza e qualità visiva elevata. Il loro impiego esteso può portare a notevoli miglioramenti nelle prestazioni web e ridurre l’impatto ambientale associato alla gestione delle immagini digitali.

Il Problema delle Immagini di Fallback

Le immagini di fallback rappresentano una soluzione transitoria indispensabile nel passaggio dai formati tradizionali JPEG e PNG ai più moderni WebP e AVIF. Questo approccio è stato adottato per garantire la compatibilità e l’accessibilità dei contenuti web durante il periodo in cui il supporto per WebP e AVIF non era ancora universalmente adottato dai browser.

Durante questa fase di transizione, i siti web dovevano prepararsi per entrambi gli scenari: da un lato, sfruttare le potenzialità dei formati più recenti come WebP e AVIF, che offrono dimensioni di file ridotte e qualità superiore; dall’altro, garantire che le immagini rimanessero visibili anche nei browser che non supportavano questi nuovi formati. In pratica, ciò significava che per ogni immagine, un sito doveva ospitare sia la versione in formato WebP o AVIF sia una versione di fallback in JPEG o PNG.

Image dont show Safari

 

L’impiego delle immagini di fallback era cruciale per evitare che gli utenti si trovassero di fronte a “buchi” nel layout delle pagine web, ovvero a spazi vuoti dove le immagini non supportate dai loro browser avrebbero dovuto apparire. Questo era particolarmente importante per i siti web con un vasto pubblico, dove la varietà dei dispositivi e dei browser utilizzati dagli utenti era ampia.

Supporto Browser e Statistiche di Utilizzo

Secondo le informazioni fornite da “Can I Use”, quasi tutti i browser moderni ora supportano WebP. Questo supporto diffuso suggerisce che è praticabile per i siti web passare interamente a WebP, eliminando la necessità delle immagini di fallback. Questa transizione potrebbe ottimizzare notevolmente la gestione delle immagini online.

WEBP Can I Use 2023

L’abbandono dei formati di immagine JPEG e PNG a favore di alternative più efficienti come WebP e AVIF può avere un impatto profondamente positivo, sia dal punto di vista ambientale che economico. La transizione a questi formati più recenti, che offrono una compressione superiore e dimensioni di file ridotte, potrebbe portare a una diminuzione significativa dello spazio di archiviazione necessario per le immagini a livello globale. Una stima conservativa suggerisce che questa riduzione potrebbe essere intorno al 40%, un risparmio non trascurabile considerando la quantità massiccia di dati immagine gestiti su internet.

Questa riduzione dello spazio di archiviazione ha ripercussioni a catena su diversi aspetti dell’infrastruttura IT e sull’ambiente:

  1. Minore Necessità di Server e Data Center: Con dimensioni di file più piccole, la quantità di spazio di archiviazione richiesta su server e data center si riduce. Questo significa che meno server possono gestire la stessa quantità di dati, diminuendo la necessità di investire in hardware aggiuntivo e nelle infrastrutture associate.
  2. Riduzione del Consumo di Energia: I server e i data center consumano una quantità significativa di energia, non solo per il funzionamento dei server stessi, ma anche per i sistemi di raffreddamento necessari per mantenerli operativi. Diminuendo il numero di server necessari, si riduce anche il consumo energetico complessivo, contribuendo a una riduzione dell’impronta di carbonio.
  3. Impatto Ambientale Inferiore: Un minor numero di server e un ridotto consumo di energia si traducono direttamente in un impatto ambientale minore. Questo è particolarmente importante in un’era in cui la sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale sono diventate priorità globali.
  4. Risparmi Economici: Dal punto di vista economico, le aziende e gli individui beneficeranno di una riduzione dei costi associati all’archiviazione e alla gestione dei dati. I risparmi derivanti dalla necessità di meno hardware, dalla riduzione dei costi energetici e dalla manutenzione possono essere significativi, soprattutto per le aziende che gestiscono grandi volumi di dati immagine.
  5. Ottimizzazione delle Prestazioni Web: Con file di dimensioni minori, il caricamento delle pagine web diventa più rapido, migliorando l’esperienza utente e potenzialmente aumentando il coinvolgimento e la conversione sul sito. Questo è particolarmente rilevante in un contesto in cui la velocità del sito è un fattore chiave sia per la soddisfazione dell’utente sia per il posizionamento sui motori di ricerca.

L’abbandono di JPEG e PNG a favore di WebP e AVIF non è solo un passo avanti in termini di efficienza tecnologica, ma rappresenta anche una scelta responsabile per un futuro più sostenibile e economicamente più vantaggioso. Questa transizione segna un progresso significativo verso un approccio più consapevole e rispettoso dell’ambiente nella gestione delle risorse digitali.

Prospettive Future e Azioni Consigliate

L’abbandono dei formati di immagine JPEG e PNG, ormai considerati obsoleti, richiede un’iniziativa coordinata e strategica da parte dei principali produttori di browser. Questi attori chiave nel panorama digitale dovrebbero formare un consorzio per orchestrare in modo efficace la transizione verso standard più efficienti come WebP e AVIF. Un consorzio del genere avrebbe il potere e l’influenza necessari per implementare cambiamenti significativi a livello globale, stabilendo un percorso chiaro e unificato per l’abbandono di JPEG e PNG sul web.

Un’azione coordinata tra i vari produttori di browser, inclusi i gestori dei motori di base come Webkit e Chromium, potrebbe includere diverse fasi:

  1. Definizione di Linee Guida Comuni: Il consorzio dovrebbe stabilire linee guida e timeline condivise per l’abbandono progressivo dei formati JPEG e PNG. Questo garantirebbe che tutti i membri si muovano in modo sincronizzato, evitando confusione e incongruenze tra i vari browser.
  2. Aggiornamento dei Motori di Browser: I motori di base come Webkit e Chromium dovrebbero essere aggiornati per diventare gradualmente incompatibili con i formati JPEG e PNG. Questo passaggio dovrebbe essere gestito con attenzione per garantire una transizione fluida per gli utenti e gli sviluppatori.
  3. Campagne di Sensibilizzazione: Una campagna di sensibilizzazione pubblica, che spiega i benefici della transizione sia agli sviluppatori web sia agli utenti finali, sarebbe fondamentale. Questa campagna potrebbe enfatizzare i vantaggi in termini di prestazioni, sostenibilità e sicurezza.
  4. Feedback e Supporto alla Comunità: Il consorzio dovrebbe fornire canali per il feedback e il supporto, permettendo alla comunità degli sviluppatori di condividere le proprie esperienze e sfide durante il passaggio ai nuovi formati. Questo aiuterebbe a identificare e risolvere rapidamente eventuali problemi che emergono nel processo.
  5. Fasi di Implementazione Graduali: La transizione dovrebbe avvenire in fasi, permettendo agli sviluppatori e agli utenti di adattarsi gradualmente ai nuovi standard. Questo approccio graduale aiuterebbe a mitigare qualsiasi impatto negativo sul funzionamento dei siti web esistenti.

Conclusione

L’abbandono di formati di immagine obsoleti quali JPEG e PNG in favore di alternative più efficienti come WebP e AVIF rappresenta un’importante svolta verso un ambiente digitale più sostenibile e responsabile. Questa transizione, che va oltre la semplice ottimizzazione dello spazio di archiviazione e del consumo energetico, ha il potenziale di portare a un risparmio significativo a livello globale, tanto in termini economici quanto ambientali.

A livello mondiale, il risparmio di spazio di archiviazione e la conseguente riduzione dei server necessari per ospitare e gestire i dati si traducono in un minor consumo di energia. Questa diminuzione del fabbisogno energetico ha un impatto diretto e misurabile sulle emissioni di CO2, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico. Con una minore necessità di infrastrutture di data center, che sono tra i maggiori consumatori di energia nel settore tecnologico, possiamo prevedere una riduzione significativa dell’impronta di carbonio del mondo digitale.

Inoltre, la transizione a formati di immagine più efficienti apre la strada a una maggiore velocità e accessibilità del web, migliorando l’esperienza utente in tutto il mondo. La riduzione dei tempi di caricamento delle pagine e la minore larghezza di banda richiesta per il trasferimento di immagini di alta qualità sono vantaggi tangibili che tutti gli utenti internet possono apprezzare.

Infine, questa evoluzione rappresenta un passo avanti nel pensiero ecologico nel settore tecnologico. La decisione di abbandonare JPEG e PNG a favore di WebP e AVIF non è solo una scelta tecnologica, ma anche un impegno per un futuro più verde e sostenibile. Essa dimostra la responsabilità e la volontà dell’industria tecnologica di adottare pratiche che rispettino l’ambiente e contribuiscano alla salute del nostro pianeta.

 

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