Indice dei contenuti dell'articolo:
Oggi vogliamo parlare di un aspetto tecnico che può sembrare secondario nella creazione di un sito web, ma che in realtà ha un impatto notevole sulle prestazioni del tuo sito e sull’esperienza utente: stiamo parlando dei preloader e delle transizioni di caricamento delle pagine. Questi elementi possono sembrare innocui, ma se gestiti in modo non ottimale, possono compromettere in modo importante sia l’esperienza utente che i valori dei Core Web Vitals, in particolare il Cumulative Layout Shift (CLS).
Prima di addentrarci in dettagli tecnici, però, dobbiamo chiarire di cosa stiamo parlando.
Cos’è un Preloader?
Un preloader è un indicatore visuale che viene mostrato agli utenti mentre una pagina web o una risorsa sta caricando. Questi sono spesso animati per far capire all’utente che il sito è attivo e sta lavorando per caricare la risorsa richiesta. Mentre alcuni preloaders sono semplici e discreti, altri possono essere complessi e coinvolgenti, diventando quasi un elemento di branding.
Nell’era del design web precedente all’avvento delle moderne tecnologie di ottimizzazione, i preloader avevano un ruolo significativo. Erano utilizzati come un mezzo per intrattenere visivamente l’utente durante l’attesa del caricamento di una nuova pagina. In un periodo in cui le connessioni internet erano notevolmente più lente di quelle attuali, l’attesa per il caricamento di una pagina poteva essere piuttosto lunga. In questo contesto, un preloader forniva un feedback visivo che manteneva l’utente impegnato e informato sul processo di caricamento in corso.
La funzione principale del preloader era dunque quella di “riempire” l’esperienza utente durante questi tempi di attesa inattivi. Offrendo un elemento dinamico e visivamente interessante, i preloader potevano aiutare a rendere meno frustrante l’attesa del caricamento di una pagina.
Inoltre, i preloader erano un modo efficace per comunicare all’utente che il sito web non era bloccato o inattivo. Trasmettevano l’idea che il sito stava lavorando per fornire le informazioni richieste, contribuendo a prevenire confusione o frustrazione. Un preloader animato poteva essere un segnale rassicurante che, nonostante l’attesa, il sito stava funzionando come previsto e stava caricando le risorse necessarie.
Nel complesso, il preloader era uno strumento ponderato che aveva una funzione ed anche una sua precisa utilità, usato per migliorare l’esperienza dell’utente in un momento in cui le velocità di connessione internet non permettevano caricamenti rapidi ed efficienti. Tuttavia, con l’avanzare della tecnologia e l’evoluzione delle aspettative degli utenti, il ruolo del preloader è cambiato, e la sua utilità in molti contesti è ora molto ridotta, se non del tutto obsoleta.
Perchè si usano ancora preloader con transizioni di Caricamento?
Se fino al 2017, l’uso di preloader intricati e transizioni di caricamento era molto diffuso nel design web per i motivi tecnici e di UX che abbiamo sopra citato, oggi si continua ad utilizzarli purtroppo, per il fatto che molte persone vedono il web design come una forma d’arte – un’opportunità per mostrare creatività ed innovazione.
Per un grafico o un visual designer le animazioni complesse sono all’ordine del giorno, e la velocità di caricamento del sito era spesso una considerazione secondaria rispetto all’aspetto visivo.
Molti web designer, soprattutto quelli con un background principalmente grafico, adoravano utilizzare effetti di caricamento e transizioni per dare vita alle loro creazioni. A quei tempi, la nozione di user experience (UX) non era ancora saldamente radicata come lo è ora, e il concetto di Core Web Vitals non esisteva nemmeno.
Nel campo del design e dello sviluppo web, c’è una vasta gamma di competenze e aree di specializzazione. Grafici e web designer, ad esempio, si concentrano spesso sulla creazione di siti web esteticamente piacevoli, con un forte accento su immagini accattivanti, animazioni fluida e interfacce utente intuitive. Tuttavia, queste competenze e priorità non sempre sono in linea con quelle di un esperto di SEO, uno sviluppatore web o un sistemista.
Questi ultimi, infatti, tendono a concentrarsi su aspetti come l’ottimizzazione per i motori di ricerca, l’efficienza del codice, la sicurezza del sito e, fondamentale, la velocità di caricamento delle pagine. Queste considerazioni tecniche, seppur vitali per la funzionalità generale e la visibilità di un sito web, possono spesso essere trascurate o sminuite quando il focus è posto principalmente sulla creazione di un sito “bello”.
Questo può portare a una situazione in cui l’estetica di un sito web potrebbe effettivamente compromettere la sua efficienza e reattività. Un’immagine pesante o un’animazione complessa potrebbero sembrare belle, ma se rallentano significativamente il tempo di caricamento di una pagina, possono avere un impatto negativo sull’esperienza dell’utente e, in definitiva, sulle prestazioni del sito in termini di SEO. Ecco perché è importante per i team di sviluppo web mantenere un equilibrio tra l’aspetto visivo e l’efficienza tecnica del sito, lavorando insieme per creare un prodotto finale che sia sia visivamente accattivante che tecnicamente solido.
Nel corso degli anni, fortunatamente, l’industria del web design ha iniziato a cambiare. Sempre più ricerche hanno dimostrato l’importanza di una buona UX per il successo di un sito web, e le metriche come i Core Web Vitals di Google hanno iniziato a influenzare il posizionamento dei siti nei risultati di ricerca. L’enfasi si è progressivamente spostata dall’estetica pura alla performance e all’usabilità.
Nonostante questa evoluzione, molti web designer, soprattutto quelli incentrati sulla grafica e sul visual design, continuano ad utilizzare preloader e transizioni di caricamento per rendere i siti più “bello”. Purtroppo, in molti casi, questi elementi sono più un ostacolo che un beneficio per l’efficienza e la reattività del sito.
Impatto dei Preloader e delle Transizioni di Caricamento sulla User Experience
Quando un utente visita il tuo sito web, ha delle aspettative: desidera che le pagine si carichino rapidamente, che il sito sia intuitivo e facile da navigare, e che i contenuti siano facilmente accessibili. I preloader e le transizioni di caricamento possono avere un impatto significativo su queste aspettative.
Se un preloader è troppo lento o pesante, potrebbe far sembrare il tuo sito lento, indipendentemente dalla velocità reale di caricamento della pagina. Gli utenti potrebbero percepire un ritardo e decidere di abbandonare il tuo sito. Questo può portare ad un aumento del tasso di rimbalzo e ad una diminuzione della soddisfazione dell’utente.
Le transizioni di caricamento possono avere un effetto simile. Se sono troppo lente o distraggono l’utente dal contenuto principale, possono risultare fastidiose. Gli utenti vogliono accedere ai contenuti rapidamente e senza ostacoli; quindi, una transizione di caricamento eccessivamente invasiva può essere un deterrente.
Impatto dei Preloader e delle Transizioni di Caricamento sui Core Web Vitals
I Core Web Vitals sono un insieme di metriche sviluppate da Google per misurare la qualità dell’esperienza utente su un sito web. Tre di queste metriche – Largest Contentful Paint (LCP), First Input Delay (FID) e Cumulative Layout Shift (CLS) – sono particolarmente rilevanti quando si parla di preloader e transizioni di caricamento.
Tra le diverse metriche che Google utilizza per valutare l’esperienza dell’utente su un sito web, spiccano i Core Web Vitals. Tra questi, tre sono particolarmente rilevanti quando si parla di preloader e transizioni di caricamento: Largest Contentful Paint (LCP), First Input Delay (FID) e Cumulative Layout Shift (CLS). Ognuno di questi elementi ha un impatto diretto sulla percezione dell’utente dell’efficienza e della reattività del tuo sito web.
Largest Contentful Paint (LCP)
LCP è una metrica che misura il tempo che impiega il contenuto principale di una pagina web a caricarsi completamente. Questo “contenuto principale” potrebbe essere un’immagine di sfondo, un video o un blocco di testo importante. L’obiettivo ideale per LCP è 2,5 secondi o meno.
L’implementazione di un preloader o di una transizione di caricamento potrebbe avere un impatto significativo su questa metrica. Se il tuo preloader o la tua transizione di caricamento sono pesanti e richiedono molto tempo per caricarsi, questo potrebbe allungare il tempo che impiega il contenuto principale della pagina a diventare completamente visibile. In altre parole, un preloader o una transizione di caricamento troppo complessi possono rallentare l’LCP, peggiorando così l’esperienza dell’utente e potenzialmente influenzando negativamente il tuo punteggio LCP.
First Input Delay (FID)
FID misura il tempo che intercorre tra il primo input dell’utente (ad esempio, un clic, un tap o l’uso della rotellina del mouse) e la risposta del browser a quell’input. In termini ideali, questo ritardo dovrebbe essere inferiore a 100 millisecondi.
Un preloader o una transizione di caricamento che bloccano il thread principale del browser possono avere un impatto negativo su questa metrica. Se un utente tenta di interagire con la tua pagina web mentre un preloader o una transizione di caricamento pesanti sono ancora in corso, potrebbe riscontrare un ritardo prima che la pagina risponda. Questo ritardo potrebbe peggiorare il tuo punteggio FID, portando a un’esperienza utente non ideale.
Cumulative Layout Shift (CLS)
Infine, CLS è una metrica che misura la quantità di spostamento inaspettato del layout di una pagina durante il caricamento. Ad esempio, se un’immagine o un blocco di testo si muovono improvvisamente mentre la pagina si sta caricando, ciò potrebbe provocare un “layout shift”. Idealmente, il tuo punteggio CLS dovrebbe essere inferiore a 0,1.
Se il tuo preloader o la tua transizione di caricamento causano uno spostamento del layout, potrebbero aumentare il tuo punteggio CLS. Questo è particolarmente problematico, poiché un alto punteggio CLS può essere penalizzato da Google, portando a una riduzione della visibilità del tuo sito nei risultati di ricerca.
In sintesi, mentre i preloader e le transizioni di caricamento possono contribuire a migliorare l’aspetto del tuo sito web, è essenziale prestare attenzione a come influenzano i tuoi Core Web Vitals. L’implementazione di queste funzioni dovrebbe essere attentamente bilanciata con l’obiettivo di fornire un’esperienza utente rapida e fluida.
Sito veloce, niente attesa, nessun preloader.
In un mondo digitale in cui l’efficienza è fondamentale, la velocità del tuo sito web è essenziale. Con l’avvento di tecnologie avanzate come le cache statiche, protocolli ottimizzati come HTTP3 o QUIC e l’uso di formati di immagini ottimizzate come WebP, è possibile ottenere tempi di caricamento incredibilmente brevi. In molti casi, si può raggiungere un tempo di caricamento di soli 200-300 millisecondi. Per darvi un’idea, il cervello umano percepisce un ritardo di 100 millisecondi come quasi istantaneo. Un tempo di caricamento di 200-300 millisecondi è quindi praticamente impercettibile per l’utente medio.
In questo contesto di velocità fulminea, l’uso di preloader per ammorbidire l’attesa dell’utente diventa non solo superfluo, ma anche potenzialmente dannoso. Se una pagina si carica quasi istantaneamente, l’aggiunta di un preloader può effettivamente interrompere l’esperienza dell’utente, causando un fastidioso sfarfallamento visivo. Invece di ammorbidire l’attesa, un preloader in queste circostanze può creare un’inutile interruzione.
Nell’era moderna del design web, l’utilizzo dei preloader è ormai considerato antiquato. Non solo non migliorano l’esperienza utente, ma possono effettivamente danneggiare il punteggio dei tuoi Core Web Vitals e, di conseguenza, la visibilità del tuo sito nei motori di ricerca. L’obiettivo dovrebbe essere sempre quello di offrire un’esperienza utente il più fluida e reattiva possibile, e i preloader semplicemente non rientrano in questa visione. Quindi, invece di appesantire il tuo sito con preloader inutili, concentra le tue energie su ciò che conta veramente: velocità, efficienza e una grande esperienza utente.
Conclusione
Preloader e transizioni di caricamento possono aggiungere stile e personalità al tuo sito web, ma è essenziale considerare il loro impatto sull’esperienza utente e sui Core Web Vitals. Questi effetti dovrebbero essere ottimizzati per essere leggeri e veloci, senza causare ritardi nel caricamento delle pagine o spostamenti inaspettati del layout.
Ricorda, l’obiettivo principale del tuo sito dovrebbe essere sempre fornire un’esperienza utente eccellente. Non lasciare che un preloader accattivante o una transizione di caricamento affascinante compromettano questo obiettivo. Presta attenzione alle metriche dei Core Web Vitals, monitora il tuo sito per eventuali problemi e ottimizza sempre per l’utente. Alla fine, un’esperienza utente positiva si tradurrà in migliori performance del tuo sito e in un miglior posizionamento nei motori di ricerca.