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WordPress è un sistema di gestione dei contenuti (CMS) open source, utilizzato da milioni di siti web in tutto il mondo, che permette agli utenti di creare e gestire siti internet facilmente. WP Engine è una società di hosting che fornisce soluzioni specifiche per i siti WordPress, offrendo servizi che vanno dall’hosting gestito alla sicurezza e all’ottimizzazione delle prestazioni.
Recentemente, si è verificato un conflitto tra WP Engine e WordPress.org, il quale ha portato a conseguenze significative per gli utenti di WP Engine. WP Engine ha tentato di bloccare una funzionalità di base di WordPress per trarne profitto, il che ha causato la rottura di migliaia di siti dei clienti. In risposta a queste azioni, WordPress.org ha revocato l’accesso gratuito di WP Engine alle sue risorse, obbligando l’hosting provider a gestire autonomamente una vasta gamma di servizi e infrastrutture.
Automattic, la società dietro una serie di prodotti che includono WordPress.com, WooCommerce, Jetpack, e molti altri, ha avanzato gravi accuse nei confronti di WP Engine, un altro colosso dell’hosting specifico per WordPress. Secondo Automattic, WP Engine ha realizzato un impero finanziario, valutato oltre i 400 milioni di dollari di fatturato annuo, utilizzando in modo inappropriato i marchi registrati di Automattic, tra cui i ben noti WordPress e WooCommerce. Questa situazione, per Automattic, costituisce non solo un abuso di marchio ma anche una diluizione del valore simbolico e commerciale di questi marchi.
Automattic tramite Matt Mullenwegh afferma che WP Engine ha sfruttato la reputazione e l’affidabilità dei marchi WordPress e WooCommerce per attrarre clienti e generare profitti significativi, senza il dovuto riconoscimento o le adeguate compensazioni a WordPress Foundation, che detiene i diritti commerciali. Automattic ha sottolineato che questo comportamento ha portato a una confusione significativa nel mercato, con consumatori che potrebbero erroneamente assumere che esista una collaborazione o un’approvazione ufficiale tra WP Engine e le piattaforme WordPress o WooCommerce.
In aggiunta, la lettera di cessazione e desistenza inviata da Automattic a WP Engine descrive come l’uso non autorizzato dei marchi abbia non solo influito negativamente sulla percezione dei brand di Automattic ma abbia anche eroso l’avviamento commerciale che Automattic ha costruito attorno a questi marchi nel corso degli anni. L’avviamento, inteso come il buon nome e il valore commerciale che si accumula con la reputazione di un marchio, è cruciale per le aziende che operano nell’economia digitale e nella tecnologia, settori in cui la fiducia e la lealtà del cliente sono fondamentali.
Automattic ha quindi minacciato di intraprendere azioni legali, richiedendo un risarcimento per i profitti che WP Engine ha realizzato sfruttando indebitamente i suoi marchi. Questa richiesta copre non solo i guadagni diretti ma anche i danni indiretti causati dalla diluizione dei marchi e dall’erosione dell’avviamento. La richiesta sottolinea l’importanza che Automattic attribuisce alla protezione della sua proprietà intellettuale e al rispetto dei principi legali che governano l’uso dei marchi.
Puoi leggere il comunicato ufficiale a questo link.
Traduzione del Comunicato
Qualsiasi cliente di WP Engine che stia riscontrando problemi con i propri siti dovrebbe contattare il supporto di WP Engine e chiedere di risolvere il problema.
Non vi tedierò con la storia di come ieri WP Engine abbia compromesso migliaia di siti dei clienti nel loro tentativo disordinato di bloccare i nostri tentativi di informare la comunità WordPress più ampia riguardo al loro disabilitare e bloccare una funzionalità di base di WordPress per trarne profitto.
Quello che vi dirò, in attesa delle loro rivendicazioni legali e delle cause legali contro WordPress.org, è che WP Engine non ha più libero accesso alle risorse di WordPress.org.
WP Engine vuole controllare la tua esperienza con WordPress; hanno bisogno di gestire il proprio sistema di login utente, i server di aggiornamento, le directory dei plugin, dei temi, dei pattern, dei blocchi, le traduzioni, la directory delle foto, la bacheca del lavoro, gli incontri, le conferenze, il tracciatore di bug, i forum, Slack, Ping-o-matic e la vetrina. I loro server non possono più accedere ai nostri server gratuitamente.
Il motivo per cui i siti WordPress non vengono più hackerati come prima è che lavoriamo con gli host per bloccare le vulnerabilità a livello di rete; WP Engine dovrà replicare questa ricerca sulla sicurezza autonomamente.
Perché WordPress.org dovrebbe fornire questi servizi gratuitamente a WP Engine, date le loro aggressioni nei nostri confronti?
WP Engine è libero di offrire ai suoi clienti le loro versioni alterate e bastarde del codice GPL di WordPress, e possono sperimentare WordPress come WP Engine lo immagina, con loro che ottengono tutti i profitti e forniscono tutti i servizi.
Se vuoi vivere l’esperienza WordPress, usa qualsiasi altro host nel mondo tranne WP Engine. WP Engine non è WordPress.
La difesa di WP Engine
Nel pieno della controversia legale con Automattic, WP Engine ha costruito la sua difesa basandosi su due pilastri principali: il rispetto delle leggi sul fair use e la critica alle presunte incomprensioni delle normative sui marchi da parte di Automattic. La società di hosting ha respinto con fermezza le accuse mosse, descrivendo le richieste finanziarie avanzate da Matt Mullenweg, CEO di Automattic, come non solo eccessive ma anche come un tentativo di estorsione.
WP Engine ha argomentato che il suo uso dei termini “WordPress” e “WooCommerce” nelle sue operazioni di marketing e comunicazione rientra nelle norme del fair use, una dottrina del diritto d’autore statunitense che permette l’uso limitato di materiale protetto senza dover ottenere il permesso dai detentori dei diritti. Secondo WP Engine, tale uso è necessario per descrivere accuratamente i servizi offerti, essendo essi strettamente legati alla piattaforma WordPress. Questo punto di vista mira a stabilire che non vi è stata alcuna violazione del marchio in quanto l’uso fatto da WP Engine non ha né ingannato i consumatori né diluito il valore del marchio.
WP Engine ha inoltre evidenziato quello che percepisce come un malinteso o una distorsione delle politiche e delle leggi sui marchi da parte di Automattic. Hanno puntualizzato come le richieste di compensazioni economiche avanzate da Automattic, descritte come una percentuale significativa dei ricavi lordi di WP Engine, siano irragionevoli e sproporzionate, etichettandole come estorsive. Queste richieste sono state interpretate da WP Engine non solo come un assalto finanziario ma anche come una minaccia alla loro autonomia e capacità di operare liberamente nel mercato.
Considerazioni
La situazione tra WP Engine e WordPress.org solleva questioni importanti riguardo alla gestione dei servizi open source e le responsabilità degli hosting provider nei confronti della comunità degli sviluppatori e degli utenti finali. L’accesso a risorse condivise e l’integrità di un progetto open source come WordPress sono essenziali per mantenere un ecosistema digitale equo e funzionale. Questo conflitto evidenzia la delicata linea tra la monetizzazione delle piattaforme e il mantenimento dell’accesso libero e aperto alle risorse essenziali che supportano tali piattaforme. La decisione di WP Engine di gestire autonomamente servizi cruciali potrebbe portare a una frammentazione del servizio offerto e potenzialmente a una diminuzione della sicurezza complessiva, dato che la replicazione indipendente di ricerche sulla sicurezza da parte di singoli host può non essere all’altezza degli standard globali mantenuti attraverso la collaborazione comunitaria.