10 Settembre 2025

Velocizzare siti con NitroPack: quando è una buona scelta e quando non lo è ?

NitroPack ottimizza le Web Performance con un approccio ibrido e automatizzato, ma non sempre è la soluzione ideale: scopri vantaggi, limiti, costi e scenari d’uso.

NitroPack

Cos’è NitroPack e come funziona

NitroPack è una piattaforma per l’ottimizzazione delle performance web che si distingue dai classici plugin di caching per il suo approccio ibrido e altamente automatizzato. La sua storia inizia in Bulgaria, dove un team di sviluppatori con una forte esperienza nel mondo dell’e-commerce – provenienti in gran parte da iSenseLabs, azienda conosciuta per lo sviluppo di estensioni per OpenCart – decide di creare una soluzione capace di semplificare radicalmente la gestione della velocità dei siti. La prima versione di NitroPack viene rilasciata nel 2012 come strumento dedicato proprio a OpenCart, ma il progetto evolve rapidamente e nel 2018 si trasforma in una piattaforma SaaS autonoma, con il chiaro obiettivo di offrire un servizio universale capace di supportare diversi CMS, tra cui WordPress, WooCommerce, Magento e lo stesso OpenCart.

Noi stessi lo utilizziamo in combo con altre funzionalità lato server della nostra infrastruttura ottenendo questo risultato.
PageSpeed-Nitropack

L’idea alla base è offrire un sistema che non richieda competenze tecniche elevate né configurazioni complesse lato server. NitroPack combina infatti un plugin da installare sul sito con un’infrastruttura cloud che gestisce l’ottimizzazione in modo centralizzato. Quando viene attivato, un crawler esterno analizza ogni URL, rimuove le risorse superflue, genera il critical CSS, applica il caricamento differito degli script, comprime immagini e font, e produce una versione ottimizzata della pagina. Queste versioni vengono poi memorizzate localmente e servite agli utenti tramite un sistema di caching integrato con CDN, migliorando sensibilmente i tempi di caricamento percepiti.

Questa architettura permette a NitroPack di distinguersi dai normali plugin di caching perché non si limita a generare semplici versioni statiche, ma esegue un’elaborazione approfondita delle risorse, portando spesso a miglioramenti significativi nei punteggi di Google PageSpeed Insights e nei Core Web Vitals. L’intero processo è estremamente automatizzato: una volta installato il plugin, la maggior parte del lavoro viene gestita in cloud, senza che l’utente debba intervenire manualmente.

WPEngine-Buy-Nitropack

Un passaggio importante nella storia dell’azienda arriva nel luglio 2024, quando WP Engine, uno dei principali provider mondiali di soluzioni hosting e ottimizzazione per WordPress, annuncia l’acquisizione di NitroPack. L’operazione ha un significato strategico notevole: WP Engine, già protagonista di altre acquisizioni nel settore, integra così nella propria offerta una piattaforma altamente specializzata nell’accelerazione dei siti, con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione nel mercato delle performance web. L’ingresso di NitroPack nel gruppo WP Engine consolida ulteriormente lo sviluppo della piattaforma e ne garantisce l’evoluzione futura, beneficiando di investimenti e risorse che ne rafforzano le capacità tecnologiche e la scalabilità.

I vantaggi di NitroPack nei siti semplici e poco aggiornati

Il vero punto di forza di NitroPack emerge nei contesti in cui la struttura del sito è stabile e il numero di contenuti contenuto. Si tratta di scenari comuni come siti vetrina, landing page, blog di piccole o medie dimensioni e portali informativi che non vengono aggiornati quotidianamente. In queste situazioni, il sistema riesce a esprimere al meglio le proprie potenzialità, perché le risorse da processare sono limitate e le modifiche poco frequenti.

Una volta integrato, il crawler di NitroPack elabora ogni URL e genera una versione ottimizzata della pagina, salvandola in cache e distribuendola tramite CDN integrata. Dopo questa fase iniziale, le pagine vengono servite in modo istantaneo, con tempi di caricamento sensibilmente ridotti rispetto alla configurazione originale. Il visitatore riceve subito la versione ottimizzata, senza la necessità di ricrearla a ogni accesso.

Cache-Warmup-Nitropack

NitroPack diventa particolarmente interessante quando altri plugin di ottimizzazione, come WP Rocket o FlyingPress, non offrono risultati soddisfacenti o causano incompatibilità con temi e script, generando problemi di layout, ritardi nel caricamento o fastidiosi fenomeni di flickering. Grazie al suo approccio centralizzato e basato su ottimizzazione in cloud, NitroPack fornisce in questi casi un risultato più stabile e affidabile, senza richiedere configurazioni manuali complesse.

Un altro vantaggio importante è la gestione avanzata del CSS. NitroPack integra infatti la rimozione del codice non utilizzato (UnCSS), riducendo il peso delle pagine e migliorando i tempi di rendering e i Core Web Vitals. Tuttavia, questa funzione introduce anche una criticità: per identificare correttamente il CSS da conservare, NitroPack deve analizzare ogni singolo URL in modo indipendente.

Nei siti con poche decine o centinaia di pagine questo processo è rapido e trasparente, ma su progetti con migliaia di URL la rielaborazione diventa lenta e impegnativa, soprattutto quando la cache deve essere rigenerata da zero. In contesti controllati e poco dinamici, però, questo limite non incide in modo significativo. Anzi, proprio qui NitroPack si dimostra estremamente efficace, consentendo di ottenere punteggi eccellenti nei test di performance, migliorare l’esperienza utente e ridurre sensibilmente i tempi di caricamento, il tutto senza necessità di competenze tecniche avanzate o configurazioni lato server complesse.

Le difficoltà nei siti complessi ed e-commerce

Prendiamo come esempio un grande negozio online: ogni volta che un prodotto viene aggiornato, che cambia il prezzo o che un’immagine viene sostituita, NitroPack deve rigenerare la cache di quella pagina. Questo è un processo che, se limitato a poche risorse, avviene in maniera veloce e trasparente; ma quando si parla di cataloghi con decine di migliaia di schede prodotto, il carico complessivo diventa enorme. Il crawler deve analizzare ogni pagina individualmente, rielaborare il CSS, comprimere le immagini, applicare la minificazione degli script e generare la versione ottimizzata. Con un numero elevato di prodotti, questa attività diventa inevitabilmente lenta e può incidere sulle performance complessive del sito.

Il problema si amplifica ulteriormente in caso di svuotamento completo della cache. In scenari di manutenzione programmata, aggiornamenti massivi o modifiche importanti alla struttura del sito, può essere necessario invalidare tutte le pagine precedentemente ottimizzate. In questi casi, NitroPack deve ricostruire ogni versione dalla prima all’ultima, un processo che può richiedere ore o addirittura giorni interi su siti con un numero consistente di URL. Durante questo periodo, le prestazioni percepite dagli utenti peggiorano sensibilmente: chi accede al sito rischia di trovarsi davanti a pagine più lente, caricate senza le ottimizzazioni, compromettendo sia l’esperienza di navigazione sia i Core Web Vitals.

Per mitigare questo problema è fortemente consigliato affiancare NitroPack a sistemi di full page caching lato server. Soluzioni come Varnish o configurazioni avanzate di NGINX possono ridurre drasticamente l’impatto della rigenerazione, perché intercettano le richieste degli utenti e servono direttamente la cache a livello di server, senza attendere la nuova versione generata da NitroPack. Questo approccio permette di mantenere tempi di risposta bassissimi anche durante le fasi di ricostruzione della cache e garantisce che le pagine più visitate siano sempre disponibili e performanti. In pratica, NitroPack continua a lavorare in background per creare le versioni ottimizzate, mentre Varnish o NGINX forniscono agli utenti una copia già pronta, evitando rallentamenti e cali di performance.

NitroPack o plugin tradizionali: differenze chiave

NitroPack si presenta come una soluzione “all-in-one” per l’ottimizzazione delle performance, un approccio che lo distingue nettamente dai classici plugin di caching come WP Rocket, FlyingPress o LiteSpeed Cache. Con NitroPack, l’idea di fondo è quella di semplificare il più possibile l’esperienza dell’utente: un unico strumento che gestisce contemporaneamente la cache delle pagine, la compressione delle immagini, la minificazione di CSS e JavaScript, la generazione del critical CSS, il caricamento differito degli script e persino l’integrazione con una CDN proprietaria.

Questa impostazione permette di ridurre la complessità complessiva della configurazione, evitando di dover combinare più strumenti differenti per raggiungere lo stesso risultato. In molti casi, questo approccio consente anche di minimizzare il rischio di conflitti tra plugin che intervengono sugli stessi processi, un problema piuttosto comune quando si cerca di mettere insieme più soluzioni di terze parti per ottimizzare le performance. Per chi cerca un sistema rapido da implementare, che “funzioni e basta”, NitroPack rappresenta un’opzione molto interessante.

Tuttavia, questa semplificazione ha un prezzo: minor controllo e minore trasparenza. Mentre NitroPack opera in gran parte come una “scatola nera” che gestisce automaticamente le ottimizzazioni in cloud, i plugin tradizionali offrono un approccio più manuale, che in determinati contesti si rivela molto più efficace. Prendiamo WP Rocket come esempio: lavora direttamente a livello di server, genera le cache localmente e consente di configurare ogni parametro in modo granulare. Si possono scegliere le pagine da escludere, definire regole specifiche per i cookie, differire selettivamente gli script e impostare eccezioni personalizzate. Questo livello di controllo è fondamentale quando si gestiscono siti dinamici, con funzionalità complesse o integrazioni custom.

Lo stesso discorso vale per FlyingPress e LiteSpeed Cache, due soluzioni che si sono affermate per la loro capacità di offrire ottime performance con un impatto minimo sull’infrastruttura. FlyingPress, ad esempio, è apprezzato per la sua leggerezza e per la flessibilità delle impostazioni, mentre LiteSpeed Cache, se utilizzato su un server con tecnologia LiteSpeed, sfrutta un’integrazione nativa che garantisce prestazioni elevate e un controllo totale sulle logiche di caching.

NitroPack, invece, punta tutto sull’automazione. Se l’obiettivo principale è ottenere punteggi elevati nei test sintetici come Google PageSpeed Insights o migliorare rapidamente i Core Web Vitals, NitroPack è spesso imbattibile: grazie al suo approccio basato su crawler e ottimizzazione esterna, riesce a rielaborare le risorse in modo molto più aggressivo rispetto ai plugin tradizionali, generando miglioramenti evidenti anche in siti che partono da situazioni critiche.

Costi di NitroPack

NitroPack adotta un modello di pricing a consumo basato principalmente sul traffico mensile e sul numero di ottimizzazioni generate. Non si tratta quindi di un canone fisso indipendente dal carico, ma di un sistema scalabile che cresce proporzionalmente alle risorse richieste. Esistono diversi piani, che partono da una versione gratuita con funzionalità limitate e arrivano a soluzioni premium più complete, destinate a siti con volumi di traffico elevati.

Prezzi-Nitropack

Il costo viene determinato principalmente da tre fattori: il numero di pagine elaborate dal crawler, il traffico mensile servito tramite la CDN integrata e le funzionalità avanzate come la rimozione del CSS non utilizzato o la generazione del critical CSS. Questo approccio consente di ottimizzare i costi per chi gestisce piccoli siti vetrina o blog a basso traffico, dove il consumo di risorse è minimo. Tuttavia, per e-commerce complessi o portali editoriali con migliaia di pagine e alti volumi di visite, le spese possono crescere rapidamente, rendendo necessario valutare con attenzione il ritorno dell’investimento.

È importante considerare che, essendo un servizio cloud-based, NitroPack include nel prezzo anche il costo della CDN e delle elaborazioni delle risorse in background. Questo lo differenzia dai classici plugin di caching, che si pagano una tantum o con un abbonamento annuale indipendente dal traffico. In sostanza, NitroPack è più conveniente per siti medio-piccoli con traffico stabile, mentre per progetti di grandi dimensioni è fondamentale calcolare con precisione i volumi mensili per evitare sorprese sui costi.

Quando conviene davvero adottarlo

NitroPack è una soluzione efficace per migliorare le prestazioni di siti lenti, soprattutto quando serve un incremento immediato dei Core Web Vitals e dei punteggi su PageSpeed Insights. Funziona molto bene con siti leggeri, statici o semi-statici, dove il numero di pagine è contenuto e gli aggiornamenti sono poco frequenti. È utile anche quando altri plugin di ottimizzazione falliscono o creano problemi di compatibilità, offrendo un approccio più aggressivo e automatizzato, ideale per landing page, campagne pubblicitarie o progetti che richiedono risultati rapidi.

Tuttavia, in presenza di migliaia di URL, aggiornamenti costanti o logiche server complesse, NitroPack può diventare meno efficace e perfino controproducente. In questi scenari sono preferibili soluzioni più modulari, basate su plugin tradizionali combinati con CDN performanti e sistemi di full page caching lato server come Varnish o NGINX, che garantiscono prestazioni più scalabili e un controllo maggiore.

È fondamentale sottolineare che NitroPack non compensa le carenze dell’infrastruttura. Se l’hosting è lento, obsoleto o privo di funzionalità moderne come HTTP/3 con QUIC, compressione Brotli, compressione ZSTD, ottimizzazione dei certificati SSL ed Early Hints, nessun plugin potrà colmare queste lacune. Prima di pensare a soluzioni di caching avanzate, occorre partire da un server performante e aggiornato, altrimenti qualsiasi ottimizzazione lato applicativo produrrà benefici limitati.

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