Litespeed Webserver, la recente novità nel panorama dell’hosting, è stato accolto con entusiasmo crescente da numerose compagnie di hosting e sistemisti nel corso dell’ultimo anno. Litespeed viene presentato come la soluzione definitiva per massimizzare le prestazioni, ma l’attrazione per un sistema che promette eccellenze in cambio di un abbonamento mensile non è forse sintomatica di una mancanza di competenza tecnica da parte di aziende di Hosting e sedicenti sistemisti che dovrebbero invece averne?
Sarebbe interessante ipotizzare quale direzione avrebbero preso le suddette compagnie di hosting senza l’aiuto di Litespeed, e soprattutto cosa abbiano venduto fino ad un anno fa ai loro clienti. Esiste il rischio concreto che si sarebbero perse nelle sabbie mobili dell’incompetenza. Tuttavia, con Litespeed, anche coloro che hanno una conoscenza limitata della sistemistica possono raggiungere risultati molto avanzati. È un concetto simile a quello della fotocamera dell’iPhone: consente di ottenere scatti di alta qualità senza dover necessariamente padroneggiare le impostazioni tecniche come l’ISO o il bilanciamento del bianco; tuttavia, su situazioni specifiche e clienti esigenti non potranno mai competere con un dorso ottico professionale ed un fotografo con un bagaglio teorico degno di rispetto ed anni di pratica su sistemi ad alte performance.
È importante notare che per il cliente finale la differenza tra un sistema semi-professionale come Litespeed e una combinazione di tecnologie di livello superiore come Varnish/NGINX, utilizzata da organizzazioni e progetti di rilievo come Wikipedia o il New York Times, potrebbe non essere immediatamente evidente. Litespeed, infatti, non offre lo stesso livello di personalizzazione e dettaglio tecnico presente nel linguaggio VCL di Varnish o nelle sofisticate configurazioni possibili grazie all’esperienza di un sistemista esperto.
Certamente, Litespeed offre alcune funzionalità allettanti come la cache, la compressione e il supporto per le immagini WebP. E la compressione brotli? Impressionante, sicuramente. Tuttavia, confrontando Litespeed con un webserver Apache standard o un server web NGINX di base senza funzionalità avanzate come FastCGI Cache o Proxy Cache, potrebbe apparire come una soluzione miracolosa. Ma siamo davvero pronti a stabilire Litespeed come lo standard per i siti ad alto traffico e velocità?
Litespeed non è in grado di competere con soluzioni di punta come NGINX e Varnish, che sono adottate da giganti del web come Wikipedia, ANSA o il New York Times. Queste organizzazioni hanno esigenze ben definite e non si accontentano di compromessi, preferendo soluzioni di livello superiore rispetto a prodotti come Litespeed.
È anche essenziale guardare con occhio critico i benchmark proposti da Litespeed. Anche se questi dati non dovessero essere falsi come alcuni hanno suggerito, sembrano presentare un quadro parziale. Non prendono in considerazione le configurazioni ottimali di NGINX, come l’attivazione della FastCGI Cache, né forniscono un confronto adeguato con un sistema di caching di livello enterprise come Varnish che non viene minimamente preso in considerazione nei loro benchmark.
In effetti, i loro benchmark potrebbero essere percepiti come parziali e non del tutto rappresentativi della realtà e soprattutto assolutamente inverosimili come già fatto notare dalla comunità Reddit che hanno ampliamente criticato i benchmark proposti derivanti dal loro supporto tecnico: https://www.reddit.com/r/selfhosted/comments/f06vse/litespeed_servers_seem_like_a_marketing_scam_are/
Al di la delle opinioni che possiamo trovare su Reddit comunque, l’opinione del mercato non sembra confermare Litespeed come leader indiscusso. Un’analisi delle statistiche di SimilarTech mostrerebbe che il numero di siti tra i primi 10000 a livello globale che effettivamente utilizzano Litespeed non è così elevato.
Nell’analisi del grafico sopra “Varnish VS Litespeed“, risulta evidente che Varnish viene utilizzato da quasi il 9% dei primi 10.000 siti a livello mondiale, un dato notevole. Tuttavia, è essenziale tenere in considerazione che le statistiche di SimilarTech si basano esclusivamente sugli header HTTP rilevati durante le sue scansioni, e non tutte le installazioni di Varnish utilizzano header standard HTTP facilmente identificabili. Questo significa che, in realtà, ci potrebbero essere molte più installazioni di Varnish tra i primi 10.000 siti rispetto a quanto indicato.
Per contro, le statistiche relative a LiteSpeed tendono ad essere più accurate. LiteSpeed Webserver, infatti, ha la tendenza ad aggiungere header specifici e facilmente riconoscibili, rendendo più semplice la sua identificazione da parte di strumenti di scansione come SimilarTech.
Un ulteriore elemento da considerare è che Varnish non termina la connessione HTTPS, un aspetto che può ulteriormente distorcere i dati. Per ottenere una visione più precisa dell’uso relativo di queste tecnologie, sarebbe quindi più appropriato confrontare NGINX e LiteSpeed, come illustrato nel grafico seguente.
Analizzando il grafico “NGINX VS Litespeed“, è notevolmente evidente che NGINX domina la scena con un ampio margine, rappresentando il 25% delle installazioni nei primi 10.000 siti web a livello globale. Questo contrapposto a un modesto 1,37% di Litespeed, che risulta praticamente insignificante da un punto di vista statistico. In contesti in cui le prestazioni ottimali sono di vitale importanza, come quelli rappresentati dai primi 10.000 siti al mondo, la scelta di utilizzare NGINX come webserver è una dimostrazione evidente della sua robustezza, flessibilità e delle sue avanzate capacità di personalizzazione. L’uso limitato di Litespeed in questo contesto sottolinea il suo relativo posizionamento come una soluzione meno favorita per le implementazioni ad alte prestazioni.
Per ulteriormente supportare e consolidare le conclusioni fin qui raggiunte, possiamo fare riferimento ai dati forniti da SimilarTech per identificare i siti di maggiore rilievo che utilizzano rispettivamente NGINX e LiteSpeed come tecnologie di webserver. Quando prendiamo in considerazione i primi 500 siti a livello mondiale, entriamo in un contesto dove i limiti di budget non rappresentano un ostacolo all’adozione di soluzioni come LiteSpeed Web Server, se esse fossero considerate superiori.
Possiamo vedere dal grafico sotto, che almeno 10 siti tra i primi 90 siti web a livello mondiale utilizza NGINX come WebServer, di cui uno all’ottavo posto in termini di traffico.
Troviamo invece che Litespeed viene usato da siti praticamente anonimi ad iniziare dal 331esimo posto con un traffico sicuramente interessante di 142 milioni di visite al mese, ma ampiamente ridotto rispetto, ad esempio, degli 2,8 miliardi dell’ottavo sito al mondo per traffico, gestito da NGINX WebServer.
Dobbiamo necessariamente considerare che se, in quest’ambito, l’utilizzo di LiteSpeed rimane marginale rispetto a NGINX, dobbiamo interpretare questa tendenza come una dimostrazione della superiorità di quest’ultimo in termini di prestazioni, flessibilità e capacità di personalizzazione. Le organizzazioni che gestiscono i siti web di questa dimensione sono alla ricerca delle migliori tecnologie disponibili e, se optano per NGINX piuttosto che per LiteSpeed, ciò rispecchia una valutazione tecnica in base alla quale NGINX è ritenuto più adatto a soddisfare le loro esigenze di alto livello.
Quindi, i benchmark di Litespeed non dovrebbero essere considerati come l’unico riferimento e nemmeno le promesse delle aziende di Hosting che per ovvi motivi cercano di vendere la loro soluzione che sanno utilizzare. Ci sono molteplici aspetti da considerare che Litespeed sembra tralasciare.
Costi delle licenze Litespeed riversate sul cliente finale.
A differenza di NGINX e Varnish, LiteSpeed Web Server comporta costi di licenza significativi, che inevitabilmente si riflettono sul cliente finale. Per esempio, è frequente riscontrare che il solo costo della licenza software di LiteSpeed Enterprise superi quello del server dedicato stesso. Questo rappresenta per l’hosting provider e per il cliente finale, una spesa extra che potrebbe essere evitata adottando soluzioni complesse come NGINX e Varnish, se opportunamente configurate. In un esempio pratico, su un server dedicato, si potrebbero risparmiare circa 1300 euro l’anno, incluse le tasse, sul costo della licenza software.
Questo pone una questione fondamentale: quali sono le motivazioni per cui un provider di hosting deciderebbe di investire somme così cospicue per l’acquisto di licenze che potrebbero essere superflue, se disponessero delle competenze sistemistiche necessarie per configurare uno stack software NGINX + Varnish? Dopo tutto, queste sono le stesse tecnologie adottate da aziende di spicco come Wikipedia o il New York Times. Presumibilmente, la risposta risiede in una combinazione di facilità di utilizzo di LiteSpeed e una mancanza di competenze necessarie per implementare e gestire efficacemente una soluzione basata su NGINX e Varnish.
Wikipedia, una delle risorse online più visitate al mondo, utilizza uno stack software altamente personalizzato e ottimizzato per gestire il suo enorme volume di traffico e richieste. Il cuore dello stack è basato su Linux come sistema operativo, con i server web gestiti principalmente da NGINX, famoso per la sua efficienza e scalabilità.
Inoltre, Wikipedia si affida a Varnish per la cache HTTP, una soluzione estremamente efficace per accelerare la velocità di consegna dei contenuti. Varnish è noto per le sue capacità di configurazione estremamente dettagliate, permettendo a Wikipedia di personalizzare la cache per adattarsi alla struttura unica e ai requisiti del suo contenuto.
Riguardo al valore, la questione dei costi è di rilievo. Sebbene Litespeed possa sembrare conveniente a prima vista, una licenza mensile da 90 euro per server potrebbe far riconsiderare. Perché optare per un prodotto che non è in grado di competere con i suoi rivali a un prezzo simile? Perché non investire in soluzioni di livello enterprise come NGINX e Varnish, che offrono prestazioni e personalizzazioni superiori senza dover sostenere costi elevati in licenze mensili?
In conclusione, mentre Litespeed può apparire attraente per coloro che cercano un’opzione “facile”, chi desidera ottenere prestazioni eccezionali e personalizzazioni avanzate dovrebbe considerare soluzioni di livello enterprise come NGINX e Varnish. Non dovremmo accontentarci di meno quando si tratta di tecnologia, perché meritiamo il meglio.