L’Intel Itanium è stato un ambizioso progetto lanciato da Intel, noto anche come “Itanic”, mirato a ridefinire l’architettura dei microprocessori. La sua storia inizia negli anni ’90, quando Intel ha introdotto il concetto di EPIC (Explicitly Parallel Instruction Computing). Questa idea rivoluzionaria si basava sull’esecuzione fuori ordine (Out of Order Execution, OoOE) nei microprocessori, che permetteva di suddividere complesse istruzioni x86 in parti più piccole, simili a RISC, riordinarle al volo per eseguirle il più velocemente possibile, e poi riassemblare i risultati nell’ordine previsto dal software.
Nel 1994, non era chiaro se i futuri processori x86 sarebbero stati in grado di sfruttare efficacemente il parallelismo a livello di istruzioni (Instruction Level Parallelism, ILP). Intel, quindi, ha optato per un approccio diverso: piuttosto che affidarsi a miglioramenti significativi nella progettazione dei CPU per eseguire il codice esistente, ha scelto di far sì che il compilatore eseguisse questo lavoro in anticipo, progettando un nuovo set di istruzioni con Parole di Istruzione Molto Lunghe (Very Long Instruction Words, VLIW) per rendere possibile questa operazione.
Tuttavia, nonostante le premesse innovative, Itanium ha incontrato numerose sfide. Una delle principali critiche rivolte all’architettura Itanium era la sua complessità e l’inefficienza nel gestire il codice x86 legacy. Il mercato, inoltre, si è spostato verso altre direzioni, con il consolidamento e l’evoluzione degli architettura x86, che hanno continuato a dominare il settore.
Con il passare degli anni, il supporto per Itanium è diminuito significativamente, così come le vendite.
Il destino di Linux su Itanium sembra ormai segnato, e non sembra che ci sia alcuna speranza di salvataggio. Questa conclusione, per quanto inevitabile, nasconde dietro di sé una storia affascinante e ricca di sfumature.
Il supporto per l’architettura IA64 di Intel è stato recentemente rimosso dal kernel di Linux, scatenando una serie di lamentele e discussioni appassionate. Nonostante una proposta iniziale di rimuovere il supporto per la famigerata architettura Itanium di Intel, soprannominata “Itanic”, fosse stata respinta a febbraio, solo poche settimane fa, in ottobre, questa decisione è stata approvata per il kernel 6.7. Come previsto, questo ha scatenato le ire di alcuni, ed è stato considerato da molti una cattiva mossa. LWN ha pubblicato un’analisi eccellente su questo argomento, intitolata “La spinta per salvare Itanium”. https://lwn.net/SubscriberLink/950466/0999d63fdf270781/
Linus Torvalds, il creatore di Linux, ha risposto a sua volta, affermando di essere disposto a resuscitare il supporto per Itanium, nonostante detesti personalmente l’architettura, criticandola per essere basata su premesse di progettazione errate e su decisioni influenzate più dalla politica che da solide basi tecniche.
La sua proposta, alquanto modesta e ragionevole, è stata riassunta da @mewse su Lobsters: “Voi, che ancora volete questa architettura, mantenete un set di patch fuori dal ramo principale per l’architettura per un anno e noi considereremo di renderlo di nuovo principale.” In altre parole, se le persone che lamentano la necessità di più tempo per questo cambiamento trovano improvvisamente il tempo per modernizzare il codice che non vogliono venga rimosso, allora potrebbe essere riaggiunto. Tuttavia, sembra improbabile che ciò accada, e molti lo sanno.
Il progetto EPIC di Intel – che sta per Explicitly Parallel Instruction Computing – rappresentava un’idea rivoluzionaria nel mondo dei microprocessori. L’esecuzione fuori ordine (OoOE) era un concetto nuovo per i processori x86 all’epoca, che permetteva di scomporre istruzioni x86 complesse in segmenti più piccoli e simili a RISC, riorganizzarle in tempo reale per eseguirle il più velocemente possibile, e poi riassemblare i risultati nell’ordine in cui il software originariamente li aspettava. Nel 1994, non era chiaro se i futuri processori x86 sarebbero stati capaci di sfruttare efficacemente il parallelismo a livello di istruzione (ILP) nei codici macchina. Di conseguenza, invece di affidarsi a miglioramenti significativi nella progettazione dei CPU per eseguire codici esistenti, sembrava più sicuro far sì che il compilatore svolgesse questo lavoro in anticipo, progettando un intero nuovo set di istruzioni con Parole di Istruzione Molto Lunghe (VLIW) per rendere ciò possibile.
La storia di Itanium è quella di un progetto ambizioso che, nonostante le sue premesse innovative, ha incontrato numerose sfide e non è riuscito a mantenere il passo con le evoluzioni del mercato e della tecnologia, portando alla sua graduale obsolescenza e alla recente decisione di rimuovere il suo supporto dal kernel di Linux.
Sembra davvero finita.