Ebbene, ho notato una tendenza piuttosto allarmante tra alcuni proprietari di siti web e blogger. Sembra che ci sia una sorta di entusiasmo frenetico che prende quando un post su un blog diventa così virale da far crollare il server per l’assurda quantità di accessi. Questo sembra dare una strana sensazione di aver compiuto qualcosa di grandioso, quasi come se fosse una medaglia di onore da sfoggiare orgogliosamente.
Vedo questi articolisti o proprietari di siti web, gonfiarsi di orgoglio sui social media, vantandosi di come il loro contenuto abbia fatto crashare il server a causa del traffico esorbitante. Guarda mamma, senza mani!
Bene, sento il bisogno di sventare questo malinteso: No, non sei un figo se il tuo sito web crasha per troppo traffico. Non sei un eroe digitale. Sei, mio caro, un imbecille.
Ora, so che può sembrare un duro colpo alla tua autostima, ma qualcuno doveva dirtelo. Non c’è niente di cui vantarsi nel vedere il tuo sito andare offline perché non è in grado di gestire il traffico. Anzi, è piuttosto imbarazzante. È come dire: “Ehi, guarda come sono bravo a far fallire le cose!“
Ma andiamo oltre la semplice vergogna. Vediamo cosa succede realmente quando il tuo sito crasha per troppo traffico. Prima di tutto, avresti potuto gestire quel traffico. Sì, hai sentito bene. Non era un’impresa impossibile o un compito da superuomo. Avresti potuto gestire tutto quel traffico utilizzando il giusto stack di software, come Varnish Cache, ad esempio.
Non solo il tuo sito sarebbe rimasto funzionante, ma avresti anche potuto monetizzare tutte quelle visite e le impression dei banner pubblicitari.
Invece, hai deciso di lasciare che il tuo sito andasse in tilt, come un atleta che si svena sulla linea di partenza. Risultato? Non solo hai perso un’opportunità di guadagno, ma hai anche offerto ai tuoi visitatori un’esperienza di navigazione lenta e frustrante. E non è tutto.
Quando il tuo sito è offline, invii a Google dei core web vitals scadenti. Sai cosa significa? Significa che stai dicendo a Google che il tuo sito non è affidabile. E Google, come un genitore severo, ti punirà per questo. Limiterà il traffico che ti invia, che provenga da Google News o da Discovery. E la stessa cosa succederà con Facebook se il tuo traffico è principalmente social. Alla fine, avrai meno visitatori e meno opportunità di monetizzazione. È come spararsi nel piede e poi vantarsi di quanto sia bravo a sanguinare.
Inoltre, un sito che va offline spesso danneggia la tua reputazione. Chi vorrebbe fare affidamento su un sito che non riesce a gestire il traffico? Chi vorrebbe fare affari con un sito che cade al primo segno di popolarità? È come fare affidamento su una nave che affonda al primo segno di acqua. Non molto affidabile, vero?
E poi c’è il fatto che il crash del tuo sito non è solo un problema per te, ma anche per i tuoi visitatori. Sai, quelle persone che hanno cliccato sul tuo post virale sperando di leggere qualcosa di interessante? Hanno dovuto affrontare una pagina di errore o una navigazione insopportabilmente lenta. Non è esattamente l’esperienza utente che stavano cercando. E sai cosa fanno le persone quando hanno un’esperienza negativa su un sito web? Se ne vanno e spesso non tornano più. Quindi, non solo hai perso visitatori nel breve termine, ma hai anche potenzialmente perso visitatori a lungo termine.
Inoltre, vorrei sottolineare che se il tuo sito va offline a causa del traffico, significa che non hai pianificato adeguatamente. Non hai considerato la possibilità che il tuo contenuto potesse diventare virale e attirare un sacco di traffico. In altre parole, non eri pronto per il successo. E se non sei pronto per il successo quando arriva, non sei davvero un figo. Sei solo impreparato.
Allora, cosa dovresti fare invece di vantarti del crash del tuo sito? Beh, potresti iniziare migliorando la tua infrastruttura web e assicurandoti che sia in grado di gestire il traffico. Potresti anche iniziare a utilizzare strumenti come Varnish Cache per migliorare le prestazioni del tuo sito. E, soprattutto, dovresti smettere di vedere un crash del sito come un successo e iniziare a vederlo per quello che è: un fallimento.
I nostri clienti, ad esempio, gestiscono abitualmente anche 3 milioni di visitatori al giorno (al giorno) senza per questo subire rallentamenti o crash.
In conclusione, se il tuo sito web va in crash a causa del traffico, non sei un figo. Sei solo il capitano di un Titanic digitale, guidando orgogliosamente la tua nave verso l’iceberg del fallimento. Non c’è niente di figo in questo. Quindi, la prossima volta che il tuo sito crasha, invece di vantarti, perché non prendi questo come un segnale che è ora di fare qualche miglioramento?
Ricorda, il vero successo non si misura in quanti server riesci a far crashare, ma in quanti visitatori riesci a soddisfare e a mantenere. Il vero figo è colui che può gestire il successo, non colui che crolla sotto il suo peso.