Alla fine di ottobre, è uscita la versione 6.6 di Linux, e poco più di un paio di settimane dopo, è diventata l’ultima release a lungo termine supportata. Non è sempre così, ma negli ultimi anni è stato comune per l’ultima release completa dell’anno essere dichiarata una versione stabile che riceverà aggiornamenti per diversi anni. Ciò significa anche che il kernel 6.5 di agosto, rilasciato nel 32° anniversario del progetto, è ora giunto al termine del suo ciclo di vita. Dopo 13 release minori, non riceverà più aggiornamenti.
Il supremo del kernel stabile, Greg Kroah-Hartman, ha rilasciato la versione 6.6.5 lo scorso venerdì, con oltre 100 modifiche. Una di queste era lo stesso problematico back-port che aveva anche interessato il kernel 6.1.66, come abbiamo riportato all’inizio di questa settimana. Una modifica nella gestione del Wi-Fi dipendeva da un cambiamento precedente non incluso nel kernel 6.1.66 e ha portato al rilascio molto rapido del 6.1.67, con la modifica che rompeva il wireless rimossa di nuovo.
Lo stesso problema ha colpito il rilascio 6.6.5, e proprio come nelle vecchie serie di kernel stabili, la modifica è stata rimossa nuovamente il giorno lavorativo seguente. Lunedì (11 dicembre) ha visto il rilascio del kernel di significato satanico 6.6.6, che ha annullato solo quella singola modifica dalla versione precedente. Ciò ha reso molto felici alcuni utenti di Reddit, anche se i commentatori di Hacker News erano meno entusiasti. I presagi erano lì, visibili già a ottobre quando è apparso il 6.6.
Ma ora arriva la brutta notizia per tutti i ragazzi dallo spirito tenebroso: il kernel con il Marchio della Bestia non è durato per nulla a lungo. Mercoledì (13 dicembre), è stato superato dal kernel 6.6.7. Questa è una release molto più grande, con 268 file modificati, e un ampio changelog, che conta, secondo i nostri calcoli, 7,562 righe.
Dopotutto, in un universo dove i pinguini sono i sovrani e i demoni di sistema vengono esorcizzati con un semplice aggiornamento, non c’è mai un momento noioso.
Nel frattempo, il resto di noi attende con trepidazione il prossimo aggiornamento, chiedendosi se porterà con sé nuovi e misteriosi numeri o se, per puro divertimento, ci regalerà un kernel 6.9.42 – ‘The Answer to Life, the Universe, and Everything’. Nel mondo del Linux, l’unica costante è l’inaspettato, e a volte, un po’ di umorismo nero per spezzare la monotonia della programmazione e della sistemistica.