13 Luglio 2024

Perchè non hai bisogno di un pannello di controllo come Plesk o cPanel ?

10 motivi per preferire un servizio managed a pannelli di controllo come Plesk e cPanel.

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I pannelli di controllo come Plesk o cPanel sono strumenti largamente utilizzati per la gestione di server web, database, caselle email e DNS. Tuttavia, per webmaster, webdesigner e sviluppatori con competenze sistemistiche limitate, l’uso di tali strumenti potrebbe non essere la soluzione ottimale. In questo articolo, esploreremo in dettaglio dieci motivi per cui potresti non aver bisogno di un pannello di controllo come Plesk o cPanel, e perché potrebbe essere più vantaggioso affidarsi a un sistemista professionista.

1. Limitazioni di Personalizzazione

I pannelli di controllo come Plesk e cPanel sono progettati per semplificare la gestione dei server web, rendendo accessibili una serie di operazioni complesse anche a chi non ha conoscenze avanzate di sistemistica. Questi strumenti offrono interfacce grafiche intuitive che consentono di eseguire configurazioni e manutenzioni quotidiane su server web, database, caselle email e DNS con pochi clic. La loro principale attrattiva risiede nella facilità d’uso e nella capacità di centralizzare la gestione di molteplici servizi in un’unica piattaforma, eliminando la necessità di eseguire comandi complessi da linea di comando.

Tuttavia, questa semplicità d’uso ha un prezzo. I pannelli di controllo come Plesk e cPanel, per quanto robusti e ben collaudati, sono progettati per essere soluzioni generiche, adatte a un’ampia gamma di utenti e casi d’uso. Di conseguenza, non offrono il livello di malleabilità e personalizzazione che un sistemista professionista con anni di esperienza può garantire. La struttura standardizzata di questi pannelli può infatti limitare le possibilità di ottimizzazione e adattamento specifico alle esigenze di un singolo progetto.

2. Costo Elevato

I pannelli di controllo come Plesk o cPanel hanno costi significativi che possono incidere pesantemente sul budget di gestione dei server. Negli ultimi anni, l’ingresso del fondo di investimento Oakley Capitals, che ha acquisito entrambe le soluzioni, ha portato a cambiamenti sostanziali nel modello di pricing. In particolare, Oakley Capitals ha introdotto un nuovo modello di prezzo che è passato dal basarsi sul server a un modello basato sui domini ospitati sul server.

In passato, i costi di Plesk e cPanel erano determinati principalmente dal numero di server su cui erano installati. Questo modello era relativamente semplice e permetteva di gestire in modo predicibile i costi associati alla gestione del server. Tuttavia, con l’acquisizione da parte di Oakley Capitals, il modello di pricing è stato radicalmente modificato. Ora, i costi sono calcolati in base al numero di domini ospitati sul server, portando a un aumento significativo delle spese per molti utenti.

Questo cambio di paradigma ha avuto un impatto rilevante, specialmente per chi gestisce numerosi domini. Mentre in precedenza il costo era fisso indipendentemente dal numero di siti ospitati, ora ogni dominio aggiuntivo comporta un incremento della tariffa mensile. Questo può far lievitare i costi ben oltre i 50€ al mese, una cifra che potrebbe coprire il costo di un server dedicato di alta qualità con specifiche notevoli, come un processore AMD a 8 core/16 thread, 64GB di RAM DDR5, due dischi NVMe in RAID 1 da 512GB e connettività a 1 Gbit al secondo.

Questo aumento continuo dei prezzi applica il cosiddetto principio della rana bollita, dove i cambiamenti graduali passano inosservati fino a quando la situazione diventa insostenibile. Gli utenti si trovano a pagare sempre di più per le stesse funzionalità, senza rendersi conto immediatamente dell’aumento complessivo dei costi. Ogni anno, con piccole variazioni nel pricing, si ritrovano a sostenere spese che inizialmente erano molto inferiori.

3. Responsabilità Sistemistiche

Un pannello di controllo come Plesk o cPanel non elimina la necessità di competenze sistemistiche avanzate in caso di problemi. Nonostante la loro interfaccia intuitiva e le funzionalità user-friendly, quando si verifica un guasto del server o un aggiornamento mal riuscito, è necessario un intervento immediato e competente per ripristinare i servizi. Questo è un aspetto critico che spesso viene sottovalutato.

Gli aggiornamenti del sistema sono essenziali per mantenere il server sicuro e funzionante con le ultime tecnologie. Tuttavia, possono capitare situazioni in cui un aggiornamento non va a buon fine, causando problemi di compatibilità o addirittura rendendo il pannello di controllo irraggiungibile. In questi casi, un webmaster senza competenze avanzate potrebbe trovarsi in difficoltà nel diagnosticare e risolvere il problema. Un sistemista professionista, invece, ha l’esperienza necessaria per identificare rapidamente la causa del problema e implementare una soluzione efficace, minimizzando i tempi di inattività.

4. Backup e Disaster Recovery

Le procedure di backup e disaster recovery offerte dai pannelli di controllo non sono sempre sufficienti per garantire la completa sicurezza e l’integrità dei dati. Questi strumenti, sebbene utili per operazioni di backup di base, non riescono a coprire le esigenze più avanzate e critiche di protezione dei dati. Una soluzione robusta, infatti, richiede l’implementazione di tecnologie avanzate, come i backup incrementali in modalità append only, che consentono di aggiungere solo i nuovi dati o le modifiche ai backup esistenti, riducendo il rischio di perdita di dati e ottimizzando lo spazio di archiviazione.

Inoltre, per garantire una protezione adeguata, i backup devono essere eseguiti su SAN (Storage Area Network) geograficamente distanti. Questa pratica assicura che i dati siano replicati in diverse località, proteggendoli da disastri locali come incendi, inondazioni o guasti hardware. La distribuzione geografica dei backup è una componente chiave per una strategia di disaster recovery efficace, poiché consente di ripristinare rapidamente i dati in caso di emergenze che compromettano la sede principale.

Senza una procedura di backup e disaster recovery collaudata e gestita da professionisti, c’è un alto rischio che un hacker possa compromettere il server e cancellare tutti i backup. Gli attacchi informatici sono sempre più sofisticati e mirati, e un sistema di backup standard, come quello offerto dai pannelli di controllo, potrebbe non offrire la protezione necessaria contro queste minacce. Un hacker esperto può penetrare nel sistema, disabilitare le misure di sicurezza e cancellare i backup, lasciando l’organizzazione senza alcun mezzo per ripristinare i dati critici.

Un sistemista esperto, con anni di esperienza nel campo della sicurezza informatica e della gestione dei dati, può implementare una strategia di backup solida e sicura che minimizza questi rischi. Questo professionista è in grado di configurare backup incrementali in modalità append only, che impediscono la sovrascrittura o la cancellazione dei dati, e di distribuire i backup su SAN geograficamente distanti. Inoltre, un sistemista può monitorare costantemente il processo di backup, eseguire test periodici per garantire l’integrità dei dati e aggiornare le strategie di backup e disaster recovery in base alle nuove minacce e alle migliori pratiche del settore.

Inoltre, un sistemista può implementare misure di sicurezza avanzate per proteggere i backup stessi, come la cifratura dei dati e l’accesso controllato ai backup. Queste misure aggiuntive garantiscono che, anche se un hacker dovesse riuscire a compromettere il server principale, i backup rimarrebbero al sicuro e non accessibili senza le opportune credenziali di sicurezza.

5. Protezione contro Attacchi DDoS

I pannelli di controllo non offrono protezione contro attacchi DDoS (Distributed Denial of Service). Questi attacchi, che mirano a sovraccaricare il server con un volume di traffico insostenibile, richiedono competenze avanzate in networking e sistemistica per essere mitigati efficacemente. Senza un’adeguata difesa, un attacco DDoS può facilmente rendere offline il server e il pannello di controllo, causando gravi interruzioni del servizio e perdite economiche.

Un sistemista esperto può analizzare i log di rete per identificare il tipo di attacco e determinare la fonte del traffico malevolo. Questo processo di analisi è fondamentale per comprendere le caratteristiche specifiche dell’attacco, come la portata, la durata e i vettori utilizzati. Con queste informazioni, il sistemista può implementare misure di mitigazione personalizzate per ridurre l’impatto dell’attacco.

Tra le misure di mitigazione che un sistemista può adottare vi sono il filtraggio di paesi o ASN (Autonomous System Number). Questo approccio consente di bloccare il traffico proveniente da specifiche regioni geografiche o da reti notoriamente utilizzate per attività malevole. Ad esempio, se l’attacco proviene prevalentemente da un determinato paese, il sistemista può configurare il firewall per bloccare tutto il traffico da quella nazione, riducendo significativamente il carico sul server.

Un’altra tecnica di mitigazione è l’applicazione di rate limit a livello applicativo. Questo metodo prevede la limitazione del numero di richieste che un singolo indirizzo IP può effettuare in un determinato intervallo di tempo. Implementando rate limit, il sistemista può impedire che un singolo IP, o un piccolo gruppo di IP, sovraccarichi il server con richieste incessanti. Questa misura è particolarmente efficace contro attacchi DDoS che sfruttano un numero limitato di fonti.

Inoltre, il sistemista può utilizzare strumenti avanzati di analisi del traffico e soluzioni di mitigazione DDoS specializzate. Questi strumenti sono progettati per rilevare automaticamente i pattern di traffico anomali e rispondere rapidamente per neutralizzare l’attacco. Ad esempio, possono reindirizzare il traffico malevolo verso un “scrubbing center”, dove viene filtrato prima di raggiungere il server principale, garantendo così la continuità del servizio per gli utenti legittimi.

Senza queste competenze e misure avanzate, un attacco DDoS può facilmente sopraffare le difese standard offerte dai pannelli di controllo, portando alla completa inaccessibilità del server. Questo non solo influisce negativamente sull’esperienza degli utenti, ma può anche compromettere la reputazione dell’organizzazione e comportare significative perdite economiche dovute al downtime prolungato.

6. Limitazioni Tecniche

Plesk e cPanel impongono limitazioni tecniche che possono influire negativamente sulle prestazioni del sito. Questi pannelli di controllo, sebbene offrano una vasta gamma di funzionalità, sono vincolati alle scelte tecnologiche fatte dalle aziende sviluppatrici. Di conseguenza, gli utenti devono spesso lavorare con versioni specifiche di PHP, del kernel del sistema operativo o del WebServer, che potrebbero non essere le più adatte o aggiornate per le loro esigenze particolari.

Ad esempio, le versioni di PHP supportate da Plesk e cPanel possono non includere le ultime funzionalità o miglioramenti di sicurezza, costringendo gli utenti a utilizzare versioni obsolete o non ottimizzate. In altri casi può capitare l’esatto opposto, quando un cliente ha la necessità improrogabile di ospitare applicazioni scritte con versioni di PHP obsolete come ad esempio la 5.6. Questo può rappresentare un problema significativo per le applicazioni web che richiedono l’uso delle versioni più recenti di PHP per garantire prestazioni ottimali e sicurezza.

Il kernel del sistema operativo è un altro elemento critico. Plesk e cPanel possono essere vincolati a versioni specifiche del kernel che non supportano le ultime tecnologie o miglioramenti di performance. Questo può limitare la capacità di ottimizzare il server per applicazioni ad alta intensità di risorse o per implementare nuove funzionalità che richiedono un kernel aggiornato.

Analogamente, le versioni del WebServer (come Apache o NGINX) supportate da Plesk e cPanel possono non essere le più recenti, limitando l’accesso a nuove funzionalità e miglioramenti di performance. Questo è particolarmente problematico per le tecnologie avanzate come Varnish Cache, un potente strumento di caching che può migliorare significativamente le prestazioni del sito web. Configurare e ottimizzare Varnish Cache su un server gestito da Plesk o cPanel può essere complicato o addirittura impossibile a causa delle limitazioni imposte dalle versioni supportate del WebServer.

Un altro esempio rilevante riguarda i protocolli di rete avanzati come HTTP/3 o QUIC. Questi protocolli offrono miglioramenti significativi in termini di velocità e sicurezza rispetto alle versioni precedenti. Tuttavia, la loro implementazione su server gestiti da Plesk o cPanel può essere difficoltosa se il pannello di controllo non supporta nativamente le versioni necessarie del software. Questo significa che gli utenti potrebbero non essere in grado di sfruttare appieno i benefici di questi protocolli, penalizzando le prestazioni del sito web.

In contrapposizione, un sistemista con accesso completo al server può superare queste limitazioni. Con la libertà di scegliere e configurare le versioni più recenti e appropriate di PHP, del kernel del sistema operativo e del WebServer, un sistemista può ottimizzare il server per le esigenze specifiche del progetto. Questo include l’implementazione di tecnologie avanzate come Varnish Cache e protocolli come HTTP/3 e QUIC, garantendo che il sito web funzioni al massimo delle sue capacità.

7. Aggiornamenti e Fine Vita

I pannelli di controllo come Plesk e cPanel sono difficili da mantenere e aggiornare, specialmente in vista di un EOL (End of Life) del sistema operativo. Questo significa che quando il supporto per un sistema operativo termina, gli utenti devono affrontare sfide significative per mantenere il loro ambiente operativo sicuro e aggiornato. Un esempio recente di questo problema è stato l’EOL di CentOS 7 a Giugno 2024.

Con la fine del supporto per CentOS 7, Plesk e cPanel hanno scelto di mantenere la compatibilità con questo sistema operativo, ma ad un costo aggiuntivo di 5€ al mese. Questo sovrapprezzo rappresenta un onere finanziario aggiuntivo per gli utenti che desiderano continuare a utilizzare un sistema operativo ormai obsoleto. La decisione di addebitare un costo aggiuntivo per la compatibilità continua può sembrare una soluzione temporanea, ma non risolve il problema a lungo termine della necessità di aggiornare a una versione più recente e supportata del sistema operativo.

Coloro che desiderano aggiornare a un sistema operativo più recente devono affrontare il compito oneroso di migrare tutti i loro dati e servizi su una nuova macchina. Questa migrazione può comportare costi di lavoro significativi, non solo in termini di tempo necessario per trasferire i dati, ma anche per configurare e testare il nuovo ambiente operativo, nonchè puntare tutti i nuovi DNS. La migrazione di server può essere complessa e rischiosa, soprattutto se non viene eseguita correttamente, portando a possibili downtime e interruzioni del servizio.

Un sistemista professionista può gestire gli aggiornamenti e le migrazioni in modo più efficiente, riducendo sia i costi che i tempi di inattività. Grazie alla sua esperienza e competenza, un sistemista può pianificare e implementare la migrazione in modo metodico e sicuro. Questo include la valutazione delle attuali configurazioni del server, la preparazione del nuovo ambiente operativo, la migrazione dei dati e dei servizi, e il test approfondito per garantire che tutto funzioni correttamente nel nuovo sistema.

Inoltre, un sistemista può identificare e risolvere eventuali problemi che potrebbero sorgere durante il processo di migrazione, minimizzando il rischio di downtime e interruzioni. Può anche ottimizzare il nuovo ambiente operativo per migliorare le prestazioni e la sicurezza, assicurando che il server sia configurato per sfruttare appieno le nuove funzionalità e miglioramenti offerti dal sistema operativo aggiornato.

8. Problemi con i Mailserver

I pannelli di controllo includono servizi di mailserver (SMTP, POP3, IMAP) che possono causare seri problemi in caso di spam. Quando un sito ospitato su un server viene hackerato, gli attaccanti spesso lo utilizzano per inviare grandi quantità di email di spam. Questo comportamento può portare rapidamente l’IP del server a essere inserito in blacklist globali, impedendo l’invio di email da parte di tutte le caselle di posta gestite dal server. Di conseguenza, le comunicazioni email legittime vengono bloccate, causando notevoli disagi ai clienti e danni alla reputazione dell’azienda.

La gestione di questi incidenti richiede un intervento rapido ed efficace, che spesso va oltre le capacità offerte dai pannelli di controllo come Plesk o cPanel. Un sistemista professionista può implementare misure preventive per ridurre significativamente il rischio di tali problemi. Una delle strategie chiave è l’uso di alert sulle code di posta. Questi alert possono monitorare in tempo reale il volume delle email in uscita e segnalare immediatamente qualsiasi attività sospetta o anomala, come un picco improvviso nel numero di email inviate.

Quando viene rilevata un’attività sospetta, un sistemista può intervenire rapidamente per identificare e isolare il sito compromesso, interrompendo l’invio di spam prima che l’IP del server venga inserito in una blacklist. Questo intervento tempestivo è cruciale per minimizzare i danni e prevenire ulteriori problemi.

Inoltre, un sistemista può configurare il mail server per utilizzare IP secondari. Questa tecnica, nota come IP rotation o IP warming, prevede l’assegnazione di indirizzi IP diversi per l’invio di email, riducendo il rischio che un singolo IP venga bloccato. Se un IP viene inserito in una blacklist, il sistemista può rapidamente riconfigurare il mail server per utilizzare un IP alternativo, ripristinando la funzionalità di invio delle email senza interruzioni significative.

Oltre a queste misure immediate, un sistemista può implementare soluzioni a lungo termine per migliorare la sicurezza del mail server e prevenire future compromissioni. Queste soluzioni possono includere l’adozione di protocolli di autenticazione avanzati come SPF (Sender Policy Framework), DKIM (DomainKeys Identified Mail) e DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance), che aiutano a verificare l’autenticità delle email in uscita e a ridurre il rischio di abuso del server per l’invio di spam.

Un’altra importante misura preventiva è la configurazione di firewall e sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS) per monitorare e proteggere il traffico email. Questi strumenti possono rilevare e bloccare tentativi di accesso non autorizzati e altre attività sospette, contribuendo a mantenere il mail server sicuro e operativo.

9. Funzionalità Inutili

Plesk e cPanel offrono più servizi di quelli necessari per la maggior parte degli utenti. Questi pannelli di controllo includono funzionalità come Ruby, Node.js e altri servizi che, sebbene utili in determinati contesti, non sono spesso utilizzati su sistemi LAMP (Linux, Apache, MySQL, PHP), i quali rappresentano la maggioranza delle applicazioni web. L’inclusione di queste funzioni aggiunge solo complessità al sistema senza fornire reali benefici alla maggior parte degli utenti.

L’uso di un pannello di controllo standard come Plesk o cPanel comporta la gestione di una vasta gamma di servizi preinstallati, molti dei quali non sono necessari per chi utilizza prevalentemente applicazioni PHP con backend MySQL e un web server come Apache o NGINX. Questa abbondanza di funzionalità inutilizzate può complicare la gestione del server e aumentare il rischio di problemi di sicurezza e prestazioni.

Ad esempio, avere servizi come Ruby o Node.js attivi su un server che ospita principalmente applicazioni LAMP significa occupare risorse di sistema inutilmente. Questi servizi possono consumare memoria e potenza di elaborazione, riducendo la disponibilità di risorse per le applicazioni realmente utilizzate. Inoltre, ogni servizio aggiuntivo rappresenta un potenziale punto di vulnerabilità, aumentando il rischio di attacchi informatici.

Un sistemista professionista può configurare un server con solo le funzionalità necessarie, ottimizzando l’uso delle risorse e migliorando la sicurezza complessiva del sistema. Ad esempio, può disabilitare o rimuovere completamente servizi non necessari, riducendo così la superficie di attacco e liberando risorse che possono essere allocate alle applicazioni critiche.

Questa ottimizzazione ha anche un impatto positivo sulle prestazioni del server. Eliminando i servizi superflui, il server può operare in modo più efficiente, con tempi di risposta più rapidi e una maggiore stabilità. Inoltre, un ambiente meno complesso è più facile da gestire e monitorare, consentendo interventi di manutenzione più rapidi e meno problematici.

Un altro vantaggio significativo di affidarsi a un sistemista è la possibilità di personalizzare ulteriormente la configurazione del server in base alle esigenze specifiche del progetto. Ad esempio, se un sito web richiede l’uso di un sistema di caching avanzato come Varnish o un protocollo di rete moderno come HTTP/3, un sistemista può configurare e ottimizzare questi servizi in modo che funzionino al meglio, cosa che potrebbe non essere facilmente realizzabile con un pannello di controllo standard.

10. Gestione Semplice dei Siti Web

Per gestire un sito web, non è necessario un pannello di controllo come Plesk o cPanel. Le operazioni di gestione possono essere eseguite efficacemente utilizzando strumenti più semplici e diretti. Un accesso FTP o SFTP è sufficiente per trasferire i file al server, permettendo di caricare, scaricare e organizzare i file del sito web in modo sicuro. Questo metodo è facile da utilizzare e consente un controllo completo sui file del sito senza la necessità di un’interfaccia complessa.

Per la gestione dei database, uno strumento come PHPmyAdmin è ampiamente sufficiente. PHPmyAdmin offre un’interfaccia web intuitiva per gestire MySQL o MariaDB, consentendo di eseguire operazioni come la creazione e modifica di tabelle, l’esecuzione di query SQL e il backup dei dati. Questo strumento è ampiamente supportato e facile da usare, rendendo la gestione dei database accessibile anche a chi ha competenze tecniche di base.

Per quanto riguarda la gestione delle email, è possibile utilizzare un pannello di controllo mail esterno. Servizi come G Suite, Microsoft 365, o provider di hosting email dedicati come il nostro, offrono interfacce user-friendly per gestire caselle di posta, inoltri e altre configurazioni email. Utilizzando questi servizi, si può evitare la complessità di gestire un server di posta interno, riducendo ulteriormente il carico di amministrazione e migliorando l’affidabilità e la sicurezza del servizio email.

Gli utenti più tecnici, con conoscenze di base di SSH (Secure Shell), possono gestire rapidamente file e database direttamente dalla linea di comando. SSH consente un accesso sicuro al server, permettendo di eseguire comandi per gestire i file, configurare il server e eseguire script. Questa modalità di accesso è particolarmente utile per eseguire operazioni batch, automatizzare processi di manutenzione e risolvere problemi in modo rapido ed efficiente.

Adottare questo approccio riduce significativamente i costi e la complessità rispetto all’uso di un pannello di controllo come Plesk o cPanel. Senza la necessità di pagare per licenze costose e gestire la sovrabbondanza di funzionalità non necessarie, si può concentrare l’attenzione e le risorse sulle operazioni realmente cruciali per il funzionamento del sito. Inoltre, la riduzione della complessità semplifica la gestione e la manutenzione del server, riducendo il rischio di errori e migliorando la sicurezza complessiva del sistema.

Conclusione

Affidarsi a un sistemista professionista può costare poco più di una licenza Plesk o cPanel, con canoni di assistenza indicativi tra 60 e 100 euro al mese. I vantaggi includono un servizio gestito da esperti con decenni di esperienza, capaci di offrire soluzioni personalizzate, gestire emergenze e ottimizzare le prestazioni del server. Un sistemista professionista non solo garantisce un supporto tecnico di alto livello, ma anche la tranquillità di sapere che il proprio server è in mani esperte, pronte a intervenire in qualsiasi situazione.

In conclusione, per webmaster, webdesigner e sviluppatori, affidarsi a un sistemista è spesso la scelta migliore rispetto all’uso di un pannello di controllo come Plesk o cPanel. Questo approccio offre maggiore flessibilità, sicurezza e performance, liberando i professionisti del web dalle limitazioni e dai costi crescenti dei pannelli di controllo.

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