28 Aprile 2025

Quali sono le differenze tra un server gestito ed un hosting gestito?

Hosting gestito o server managed? Due approcci diversi alla gestione IT che coinvolgono figure professionali differenti e specializzazioni complementari.

Hosting-Managed-VS-Server-Managed

Nel mondo dell’hosting e dei servizi IT, i termini “server gestito” e “hosting gestito” vengono spesso utilizzati in maniera intercambiabile, generando una certa confusione. Questo equivoco nasce principalmente dalla somiglianza semantica delle due espressioni e dal fatto che, a livello superficiale, entrambi sembrano implicare una “gestione” delle risorse informatiche. Tuttavia, le differenze sono sostanziali e comprendono aspetti sia tecnici sia operativi che è fondamentale comprendere, specialmente per chi desidera scegliere il servizio più adatto alle proprie esigenze.

Server gestito e server managed: due termini equivalenti

“Server gestito” è la traduzione italiana di “Managed Server”. I due termini sono perfettamente equivalenti e, nel contesto IT, si riferiscono ad un server dedicato il cui funzionamento è completamente curato da un team tecnico specializzato. Alcune varianti anglosassoni, come “Fully Managed Server” o “Server Administration Included”, sottolineano il livello di supporto offerto, ma alla base vi è sempre l’idea che l’utente non debba occuparsi direttamente della manutenzione sistemistica.

Il termine “managed” indica dunque un server la cui gestione è demandata ad altri, liberando l’utente da responsabilità tecniche legate all’hardware o al sistema operativo.

Cosa si intende per server managed o gestito?

Un server managed è un’infrastruttura nella quale il provider non si limita a fornire l’hardware o l’accesso al server, ma si prende carico in maniera attiva e continuativa della sua gestione tecnica. Questo servizio permette al cliente di concentrarsi sulle proprie applicazioni e business, senza dover avere competenze sistemistiche specifiche o preoccuparsi della manutenzione tecnica della macchina.

Nel dettaglio, un servizio di server managed comprende attività come:

  • Gestione hardware:
    Il fornitore si occupa di monitorare lo stato fisico delle componenti hardware (hard disk, RAM, CPU, schede di rete, ecc.). In caso di guasti, degrado o necessità di aggiornamenti, provvede direttamente alla sostituzione o al potenziamento delle parti senza che l’utente debba intervenire. Questo include anche operazioni preventive per ridurre il rischio di downtime.

  • Configurazione e aggiornamento del sistema operativo:
    Il team tecnico installa, configura e mantiene aggiornato il sistema operativo scelto dal cliente (ad esempio Linux, Windows Server, ecc.). Gli aggiornamenti non si limitano solo alla nuova release, ma includono patch di sicurezza, aggiornamenti critici, e la gestione della compatibilità con i servizi in uso.

  • Sicurezza del sistema:
    Parte fondamentale della gestione \u00e8 l’applicazione di policy di sicurezza server-side. Questo comprende la configurazione e il mantenimento di firewall, intrusion detection system (IDS), VPN, protezioni anti-DDoS, oltre all’applicazione tempestiva delle patch di sicurezza per prevenire vulnerabilità conosciute. Vengono anche implementate best practice di hardening per ridurre la superficie di attacco.

  • Ottimizzazione delle performance server-side:
    Il server viene configurato e ottimizzato per garantire le migliori performance possibili. Questo può includere il tuning di parametri del sistema operativo, del database, del web server (come Apache o Nginx), della gestione della cache e della rete. L’obiettivo è massimizzare la velocità di risposta del server e la scalabilità in base al carico previsto.

  • Monitoraggio dei parametri vitali:
    Il server viene costantemente monitorato per verificare lo stato di CPU, memoria RAM, spazio disco, carico di rete e stato dei servizi principali. Il monitoring proattivo consente di individuare e risolvere potenziali problemi prima che si traducano in disservizi o blocchi operativi.

  • Strategie di backup e disaster recovery:
    Viene pianificata e gestita una politica di backup regolare, che può includere snapshot periodici, backup incrementali e backup off-site. Inoltre, viene implementato un piano di disaster recovery che definisce procedure rapide di ripristino dei dati e dei servizi in caso di guasto grave, incidente o attacco informatico.

Nel caso in cui il server ospiti un CMS come WordPress, Joomla o Magento, il sistemista può anche applicare ottimizzazioni specifiche a livello server per migliorare le prestazioni del CMS (ad esempio, tuning di PHP, MySQL, cache avanzate, ecc.). Tuttavia, è fondamentale sottolineare che non rientra nelle responsabilità di un server managed:

  • l’aggiornamento dei temi o dei plugin del CMS
  • il mantenimento del core applicativo aggiornato
  • il testing delle modifiche applicative
  • la gestione di bug o errori a livello di codice del sito

Il server managed insomma si occupa esclusivamente della “macchina” e della sua efficienza, non della parte applicativa dei siti web che vi risiedono.

Che cos’è un hosting gestito?

Il concetto di hosting gestito si distingue in modo netto rispetto a quello di server gestito. In questo caso, il servizio è orientato alla gestione applicativa del sito web ospitato, piuttosto che alla manutenzione dell’infrastruttura server sottostante.
Infatti, il server fisico può essere un server dedicato, un VPS, una macchina cloud o anche un’infrastruttura condivisa: quello che conta è che l’attenzione si concentri sulla salute, sull’aggiornamento e sulle performance del CMS (Content Management System) e dei suoi componenti.

L’obiettivo di un hosting gestito è quello di garantire che il sito web sia sempre aggiornato, sicuro e funzionante senza che il cliente debba occuparsene in prima persona.

Nel dettaglio, un servizio di hosting gestito comprende solitamente:

  • Aggiornamento automatico del core del CMS:
    Il gestore si occupa di mantenere aggiornato il core del CMS (ad esempio WordPress, Joomla, Drupal, Magento) installando tempestivamente nuove versioni che correggono vulnerabilità di sicurezza, introducono nuove funzionalità o migliorano la stabilità generale. Questo processo è spesso automatizzato ma può includere anche interventi manuali di verifica nei casi più complessi.

  • Aggiornamento di temi e plugin:
    L’hosting gestito prevede il monitoraggio e l’aggiornamento costante dei plugin, moduli e temi installati sul sito. Ogni aggiornamento viene valutato per evitare incompatibilità o malfunzionamenti. Nel caso di plugin non più mantenuti dagli sviluppatori, il provider può proporre alternative compatibili o consigliare modifiche.

  • Test di compatibilità dopo gli aggiornamenti:
    Ogni volta che viene eseguito un aggiornamento significativo, il team effettua test approfonditi per assicurarsi che il sito continui a funzionare correttamente. Questo include controlli su funzionalità principali (come moduli di contatto, e-commerce, login) e analisi visive delle pagine per identificare eventuali problemi di layout o di comportamento JavaScript.

  • Correzione di errori derivanti dagli update:
    Se un aggiornamento introduce malfunzionamenti, il provider interviene rapidamente per correggere il problema. Questo può implicare il ripristino di una versione precedente del plugin, l’applicazione di fix manuali, o, nei casi più gravi, il rollback completo del sito ad uno stato precedente funzionante.

  • Monitoraggio delle performance a livello applicativo:
    Oltre al monitoraggio server, viene effettuato anche un monitoraggio delle performance del sito stesso: tempi di caricamento, errori applicativi, utilizzo eccessivo di risorse da parte di plugin o temi, eventuali anomalie nei database. Gli strumenti utilizzati possono includere sistemi di Application Performance Monitoring (APM) e alert specifici.

  • Ottimizzazione del codice o interventi minori:
    Il team tecnico puó suggerire o applicare interventi di ottimizzazione a livello di codice PHP, query SQL, caricamento delle risorse CSS/JS o immagini, per migliorare la velocità e l’efficienza del sito. Sebbene non si tratti di un servizio di sviluppo completo, piccoli interventi di tuning sono inclusi per garantire che il sito funzioni al meglio.

Non a caso, nel mercato si parla frequentemente di servizi come “WordPress Managed Hosting” o “WooCommerce Managed Hosting”, pensati per chi desidera delegare completamente la gestione tecnica del proprio sito, senza dover affrontare direttamente questioni come aggiornamenti, compatibilità, sicurezza e ottimizzazioni.
Questo tipo di servizio è particolarmente apprezzato da aziende, liberi professionisti o agenzie che vogliono concentrarsi sul contenuto e sul marketing del sito senza preoccuparsi degli aspetti tecnici.

Va anche sottolineato che i servizi di hosting gestito richiedono competenze molto diverse da quelle di un sistemista tradizionale.
Chi offre questo tipo di servizio, nella maggior parte dei casi, è uno sviluppatore o un team di sviluppatori specializzati nel CMS di riferimento. La loro competenza è focalizzata sulla struttura interna del CMS, sulle best practice di sviluppo, sulla gestione dei plugin e dei temi, piuttosto che sulla configurazione di sistemi operativi, reti o sicurezza server avanzata.

In molte realtà, infatti, chi si occupa di hosting gestito non ha necessariamente competenze profonde nella gestione infrastrutturale a basso livello (come filesystem, networking avanzato o configurazione di firewall e servizi di sistema), ma è altamente specializzato nel far funzionare bene e in sicurezza la piattaforma applicativa.

Le responsabilità di un server managed

Quando si sottoscrive un servizio di server managed, si affida la gestione dell’infrastruttura a un team di esperti che si occupa di eseguire una serie di attività sistemistiche fondamentali per garantire stabilità, sicurezza e prestazioni elevate.

In particolare, le responsabilità principali includono:

  • Provisioning:
    Questa fase consiste nella predisposizione iniziale del server. Viene installato il sistema operativo scelto, configurati i servizi di base (come SSH, firewall, server web, server di database) e personalizzato l’ambiente in base alle esigenze applicative del cliente. Il provisioning può includere anche il partizionamento dei dischi, l’installazione di software di monitoraggio, e la predisposizione di ambienti staging o di sviluppo se richiesto.

  • Hardening:
    Una volta installato il sistema, il server viene messo in sicurezza attraverso pratiche di hardening. Ciò comprende la chiusura delle porte inutilizzate, l’implementazione di firewall a livello di sistema operativo (ad esempio tramite iptables o firewalld), la disattivazione di servizi non necessari, l’impostazione di policy di accesso sicuro (come autenticazione a due fattori per SSH) e l’installazione di strumenti per il rilevamento di intrusioni e malware. L’obiettivo è minimizzare il rischio di attacchi esterni.

  • Tuning:
    Per ottenere il massimo delle prestazioni, il server viene sottoposto ad attività di tuning avanzate. Questo può includere l’ottimizzazione dei parametri del kernel Linux, la configurazione avanzata di stack web come Apache, Nginx o LiteSpeed, il tuning dei database (ad esempio configurando la cache di query di MySQL/MariaDB), l’ottimizzazione del filesystem e della gestione della memoria. Ogni parametro viene studiato in funzione del carico previsto e delle caratteristiche specifiche dell’applicazione ospitata.

  • Monitoring proattivo:
    Il server viene monitorato costantemente attraverso sistemi di monitoraggio automatici che analizzano parametri vitali come l’utilizzo di CPU, memoria, disco, traffico di rete, stato dei servizi e log di sistema. Il monitoring non è passivo: vengono impostati alert che permettono interventi immediati al primo segnale di anomalia (ad esempio sovraccarico della CPU, errori nel database, saturazione dello spazio disco), prevenendo così possibili interruzioni o rallentamenti dei servizi.

  • Aggiornamenti:
    Un server managed prevede anche la gestione proattiva degli aggiornamenti di sistema. Questo significa installare regolarmente patch di sicurezza, aggiornamenti critici del kernel, aggiornamenti di servizi di rete come OpenSSL o OpenSSH, e mantenere aggiornata la versione di ambienti runtime (PHP, Python, Node.js, ecc.). Gli aggiornamenti vengono gestiti con attenzione per evitare downtime, spesso tramite procedure di aggiornamento pianificate o tecniche come il live patching.

  • Backup e disaster recovery:
    La sicurezza dei dati è un aspetto cruciale. Il server managed include strategie di backup automatico, che possono essere su base giornaliera, settimanale o personalizzata, spesso con la possibilità di effettuare backup incrementali o snapshot completi del sistema. Inoltre, viene definito un piano di disaster recovery, che stabilisce le azioni da intraprendere per ripristinare rapidamente i dati e i servizi in caso di crash hardware, attacco hacker o errore umano. Questo può comprendere anche il testing periodico dei backup per verificarne l’integrità e la restaurabilità.

Le peculiarità di un hosting gestito

In un servizio di hosting gestito, le attività operative cambiano in modo radicale rispetto alla gestione di un server: il focus si sposta interamente sul livello applicativo, cioè sulla manutenzione, l’aggiornamento e il buon funzionamento del CMS e dei suoi componenti.

Le principali attività previste in un hosting gestito sono:

  • Gestione aggiornamenti core:
    Il team si occupa di mantenere il core del CMS (come WordPress, Joomla, Prestashop, Magento) sempre aggiornato all’ultima versione stabile e sicura. Questo processo non si limita all’esecuzione materiale dell’update, ma include anche la valutazione preventiva delle note di rilascio per individuare eventuali incompatibilità o rischi noti. Gli aggiornamenti vengono pianificati in base all’impatto stimato e, nei casi di major release, può essere predisposto un piano di aggiornamento graduale con fasi di test.

  • Gestione aggiornamenti plugin/temi:
    Gli aggiornamenti dei plugin e dei temi sono gestiti con particolare attenzione: ogni componente viene aggiornato solo dopo aver verificato che sia compatibile con la versione del core CMS installato e con gli altri plugin attivi. Il processo include anche una fase di testing, volta a individuare potenziali malfunzionamenti o conflitti che potrebbero compromettere la funzionalità del sito.

  • Fix applicativi:
    Se a seguito di un aggiornamento emergono problemi (ad esempio errori di visualizzazione, malfunzionamenti nei form, incompatibilità tra plugin), il team interviene rapidamente per risolverli. I fix applicativi possono comprendere modifiche al codice dei plugin o temi, disattivazioni selettive, ripristino da backup o interventi di debug avanzato per identificare e correggere errori PHP o JS.

  • Ottimizzazione applicativa:
    Al di là della semplice manutenzione, un hosting gestito di qualità include anche attività di ottimizzazione dell’applicazione. Questo può significare migliorare i tempi di caricamento agendo su configurazioni interne del CMS, razionalizzare il numero di plugin attivi, ottimizzare l’uso delle risorse come la cache interna, l’aggregazione di file CSS/JS, o la gestione delle immagini. Vengono anche forniti consigli su pratiche migliori di gestione SEO tecnica, performance e scalabilità.

Il carico di lavoro di un hosting gestito può variare in modo drastico a seconda della complessità del progetto:

  • Un WordPress semplice:
    Un sito WordPress “standard”, con un tema ufficiale e circa 7 plugin (di cui 3 ufficiali e largamente supportati), richiede interventi minimi. Gli aggiornamenti sono generalmente rapidi, i rischi di incompatibilità sono bassi e il tempo necessario per testing e verifiche post-update è contenuto. In questi casi, la gestione avviene spesso in pochi minuti a sessione di aggiornamento.

  • Un WooCommerce complesso:
    Al contrario, un’installazione WooCommerce con 70 plugin attivi (di cui 10 commerciali o personalizzati) presenta un livello di complessità estremamente superiore.
    Ogni aggiornamento deve essere valutato con attenzione: plugin commerciali possono non essere immediatamente compatibili con nuove versioni di WooCommerce o WordPress, e alcuni plugin possono generare conflitti con altri moduli esterni.
    Questo scenario richiede un approccio molto più strutturato, con testing dettagliati su ambienti di staging, eventuale creazione di patch di compatibilità, aggiornamenti selettivi, e piani di rollback precisi in caso di problemi in produzione.

In situazioni di hosting gestito complesso, è prassi consolidata quella di operare attraverso un flusso di lavoro articolato:

  • Creazione di un ambiente staging fedele alla produzione.

  • Applicazione degli aggiornamenti in staging.

  • Testing approfondito delle funzionalità principali: carrelli, pagamenti, form, funzioni custom.

  • Verifica manuale di sezioni chiave del sito.

  • Solo dopo il superamento dei test, esecuzione dell’aggiornamento in produzione, spesso in finestre orarie con basso traffico per minimizzare i rischi.

Questo approccio garantisce la continuità operativa e riduce drasticamente il rischio di problemi post-update.

Conclusione: server gestito e hosting gestito non sono la stessa cosa

Riassumendo, server gestito e hosting gestito sono due servizi profondamente diversi, pur condividendo il termine “gestito” che, se non correttamente interpretato, può generare confusione.

  • Il server gestito si occupa della gestione dell’infrastruttura: hardware, sistema operativo, sicurezza di sistema, rete, aggiornamenti server-side e monitoraggio delle risorse. È il cuore tecnologico che sostiene tutto il resto, garantendo stabilità, performance e protezione dagli attacchi informatici.

  • L’hosting gestito, invece, si concentra sulla gestione applicativa del CMS e dei suoi componenti. Il suo obiettivo principale è mantenere il sito web funzionante, aggiornato, sicuro a livello di codice e privo di problemi derivanti da plugin, temi o incompatibilità tra versioni.

Le competenze richieste per questi due ambiti sono profondamente differenti:

  • Il sistemista specializzato in server managed ha una formazione orientata all’infrastruttura: conosce in profondità sistemi operativi come Linux e Windows Server, sa configurare servizi di rete, implementare politiche di sicurezza a basso livello, ottimizzare performance server-side e progettare strategie di backup e disaster recovery.

  • Lo sviluppatore o application manager specializzato in hosting gestito, invece, ha competenze focalizzate sul CMS: padroneggia l’aggiornamento del core, dei plugin e dei temi, conosce i meccanismi di funzionamento interno del CMS, sa intervenire su conflitti applicativi, gestire testing post-update e applicare best practice di sviluppo web.

Nella pratica quotidiana, chi offre un servizio completo di hosting gestito su un server managed deve operare attraverso una stretta collaborazione tra queste due figure professionali.
La sinergia è fondamentale, perché:

  • Senza un server ben configurato, aggiornato e sicuro, anche il miglior CMS aggiornato sarebbe esposto a vulnerabilità infrastrutturali, rallentamenti o downtime.

  • Senza una gestione applicativa attenta, anche il server più performante non riuscirebbe a garantire l’affidabilità e la compatibilità del sito, che potrebbe rompersi a seguito di aggiornamenti non controllati o bug introdotti da plugin difettosi.

La gestione ottimale di un sito web moderno, specialmente in contesti e-commerce o ad alto traffico, non può prescindere dall’equilibrio sinergico tra server managed e hosting gestito.
Affidarsi a professionisti con competenze specifiche e complementari permette di ottenere il massimo livello di affidabilità, sicurezza e performance, liberando il cliente finale da qualsiasi preoccupazione tecnica, sia a livello infrastrutturale sia a livello applicativo.

In definitiva, server gestito e hosting gestito sono due facce della stessa medaglia, ma richiedono approcci, strumenti e professionalità diverse per funzionare al meglio.

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